Il 16 giugno del 1988 moriva a soli 32 anni Andrea Pazienza. Il vuoto lasciato dalla personalità più rilevante del fumetto contemporaneo italiano sarebbe stato colmato dall’incessante ammirazione che i suoi lavori hanno suscitato e susciteranno nelle successive generazioni di fumettisti. L’ARF!, festival romano di fumetti giunto quest’anno alla 4^ edizione, ne celebra la grandezza e il genio in Andrea Pazienza, trent’anni senza, una grande mostra dedicata all’artista, che chiuderà il 15 luglio e anche grazie al contributo dei familiari, riunisce la sua copiosa produzione.
Dall’apertura del festival, il 25 maggio, le vignette, le illustrazioni, ma soprattutto le innumerevoli tavole a fumetti del febbrile e prolifico Paz saranno esposte al Mattatoio: dai lavori dei primi anni Ottanta, Aficionados e Le straordinarie avventure di Penthotal, pubblicati sulla rivista Alter Alter, sino al suo personaggio più celebre, Zanardi, nato nel 1981, con tavole da Giallo scolastico, Verde matematico, Pacco, La prima delle tre, Notte di Carnevale, Cuore di mamma, Cenerentola 1987, Lupi e alcune pagine di La vecchiezza è una Roma e di Zanardi medievale, passando da Tormenta per arrivare alla caricature disneyane di Perché Pippo sembra uno sballato e La leggenda di Italianino Liberatore, l’omaggio al suo compagno di disegni e di tante avventure-editoriali e non, Tanino Liberatore. Ci sarà la figura affettuosamente ritratta presidente Pertini, nelle spassose tavole pubblicate sulle riviste con le quali l’autore collaborava (Il Male, Frizzer, Frigidaire, Cannibale) e quelle a colori, meravigliose, di Campofame; saranno esposte pagine da Francesco Stella, l’eroe picaresco dalle molteplici vite, sempre in cerca di un altrove e quelle delle Sturiellet. Nelle tavole in mostra di Una estate, sarà possibile scoprire il Gargano come terra adottiva e prediletta nell’immaginario del fumettista, per poi toccare vette di pura poesia con Storia di Astarte, l’ultimo suo lavoro, lasciato incompiuto. Chiudono la mostra le tavole da quello che probabilmente è il più importante graphic novel italiano del ‘900, il celebre Pompeo che era un atto esorcizzante e traumatizzante verso la «vecchiezza», ma anche verso una dipendenza che l’autore sembrava essersi lasciato alle spalle, «l’alter ego invecchiato di Penthotal», come lo stesso Paz dichiarò.
GENERAZIONE ’77
Lo spazio del Mattatoio, che nelle scorse edizioni del festival era stato occupato dalle intense personali di Hugo Pratt nel 2016 e Milo Manara nel 2017, si riempie quest’anno dell’incontrollabile esperienza del fumettista che ha raccontato la generazione del ’77 bolognese – come disse Pier Vittorio Tondelli – e destato l’ammirazione di Fellini, per il quale firmò il manifesto de La città delle donne, ma che soprattutto ha narrato con urgenza e con la ferocia disarmante di uno sguardo puro e non filtrato, l’Italia degli anni di piombo, le vite di personaggi non conformi, l’edonismo spaesato e spesso al limite del collasso degli anni Ottanta, lo stesso dal quale non è riuscito a salvarsi una seconda volta. Una mostra, questa dell’ARF!, organizzata a braccetto con il Napoli Comicon, della quale sarà difficile dimenticarsi, tale è l’impatto e l’intensità umana e artistica di Pazienza, universale nel suo sgomento di diventare un uomo adulto, quando era un artista immenso. Il catalogo di questa meraviglia espositiva, sarà pubblicato da Coconino Press.
Il festival, che si svolge da venerdì 25 a domenica 27 maggio (ingresso 10 euro; abbonamento per 3 giorni 20 euro), ha in serbo altre delizie; ne sono prova le altre sei mostre che occuperanno gli spazi dell’ex Macro al Testaccio. Si inizia con quella dedicata a Alessandro Barbucci, autore del manifesto ARF! 2018 nonché disegnatore per Disney Italia, co-creatore di W.I.T.C.H., Monster Allergy e Sky Doll. Ci sarà spazio per lo spagnolo Jordi Bernet, con la mostra Il Buono, le Belle e il Cattivo, con tavole dedicate a Tex, alle sensualissime protagoniste dei suoi fumetti (Chiara di Notte, Sarvan, Custer, Cicca) e al gangster Torpedo, e per il croato Danijel Zezelj, talento visionario di questo fine millennio (ricordiamo insieme ai lavori per Marvel, DC Comics, Vertigo e Image, lo strepitoso Babylon, graphic novel «muto» pubblicato lo scorso anno da Eris Edizioni) con l’esposizione Black Oxygen. Non viene meno l’attenzione verso i giovani italiani, come prova la personale Ce ne sono di cose strane in questo regno di Francesco Guarnaccia (vincitore del Premio Bartoli 2017), recentemente in libreria con Iperurania, pubblicato da Bao Publishing. Infine, la mostra «off» dedicata alle tavole originali del «padre» del moderno graphic novel, Will Eisner, che si svolgerà alla CArt Gallery di via del Gesù (15 maggio-15 giugno). La galleria, in collaborazione con ARF!, pubblicherà ArfBook, il catalogo che ripercorre tutte le mostre di ARF! 2018.
Il fumetto non può prescindere dalle autoproduzioni e nemmeno quest’anno mancherà la Self ARF!, un’area a accesso gratuito dedicata al fumetto indipendente che ospiterà Love yourSELF (V.M.18), mostra sul delicato tema dell’autoerotismo.
LABORATORI CREATIVI
Quest’anno per chi volesse presentare il proprio portfolio con idee e progetti, ci sarà poi la Job ARF!, area dedicata alle opportunità professionali, dove editor e figure professionali, anche grazie al contributo della Rome University of Fine Arts, incontreranno le nuove proposte. Per i più piccoli torna ARF! Kids, il luogo dedicato ai bambini gratuito fino ai 12 anni, con un ricco programma di laboratori creativi, di fumetto e illustrazione, letture ad alta voce animate; incontri curati da alcuni dei più rinomati illustratori italiani (tra i quali Gud, Federico Appel e Laura Scarpa). Per gli aspiranti fumettisti non più bambini, che cercano uno spazio di formazione, il festival ha organizzato una serie di masterclass – a numero chiuso e a pagamento – tenute da Davide De Cubellis,Mirka Andolfo e Corrado Mastantuono e Alessandro Barbucci, 24 ore totali nelle quali si parlerà di disegno, sceneggiatura e colore, ma anche dei rapporti con le case editrici. Pronto a soddisfare tutti i livelli di professionalità e l’interesse di lettori e professionisti, l’ARF! propone anche tre imperdibili Lectio Magistralis con altrettanti mostri sacri del fumetto: Jordi Benet, Altan e Enrique Breccia. I visitatori potranno inoltre ascoltare gli incontri con autori ormai consacrati come lo statunitense Peter Kuper (vincitore dell’Eisner Award nel 2016, pubblicato in italia da Tunué), il francese David B, il brasiliano Marcello Quintanilha, e grandi fumettisti italiani: Leo Ortolani, Giacomo Bevilacqua, Zerocalcare, Gipi. La Artist Alley, presente al festival da due anni ospiterà invece i migliori autori italiani d’esportazione, coloro che pubblicano all’estero, mantenendo alto il nome del fumetto «made in Italy»), tutti presenti in fiera per disegni, dediche, stampe esclusive e commissioni.
ARF! è ideato da addetti ai lavori, professionisti: Daniele «Gud» Bonomo, Paolo «Ottokin» Campana, Stefano «S3Keno» Piccoli, Mauro Uzzeo e Fabrizio Verrocchi, che lavorano sotto la guida di quel «nume tutelare», come è definito nel sito del festival, Luca Raffaelli. Sin dalla prima edizione ARF! ha manifestato di essere sensibile alle cause sociali ed è divenuto sinonimo di solidarietà: dopo le collaborazioni con Emergency, Cesvi e Dynamo Camp, quest’anno il partner solidale del Festival è Amnesty International.