Previsto in un primo tempo a Torino, dal 30 novembre al 2 dicembre, il quarto vertice intergovernativo tra Italia e Israele – «un’opportunità per capire come costruire anche noi una start up nation» dice Letta – si svolgerà invece domani a Roma. Ieri si è svolta comunque a Torino, senza incidenti, la manifestazione di protesta organizzata dal comitato «Mai complici di Israele», con un corteo che si è concluso davanti alla Prefettura. A Roma c’è stato invece un presidio sotto la colonna Traiana, a piazza Venezia, mentre per domani le diverse realtà che sostengono la Palestina si ritroveranno nei giardini di Castel S.Angelo, alle 13, per «assediare» simbolicamente il vertice.

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu arriverà a Roma già oggi pomeriggio. Domani verrà ricevuto a San Pietro per un’udienza da Papa Francesco, poi il vertice con il governo italiano. Nel tardo pomeriggio parteciperà con Letta alla cerimonia di accensione delle candele di Hannukka, la festa ebraica delle luci, all’interno del Tempio Maggiore di Roma.

Al centro dei colloqui intergovernativi la crescente cooperazione tra i due paesi su più fronti. L’Italia è il quarto partner commerciale di Israele e il secondo partner mondiale in campo scientifico, con accordi in settori come turismo, ambiente, energie rinnovabili, acqua e trasporti. Ma è nel campo della compravendita di armi e dei sistemi di controllo che il governo delle larghe intese intende investire nuovi fondi e stringere nuove forme di collaborazione con Tel Aviv. Come testimoniano le sempre più frequenti esercitazioni militari congiunte nel deserto del Negev e a Decimomannu, in Sardegna.