Non proprio botti, ma qualche fuoco d’artificio, in ritardo con i tempi. Il calciomercato sta per riaprire per un mesetto, con le grandi – e non solo – che cercano di rimediare agli errori estivi oppure di colmare croniche lacune di organico. Qualcosa si vede, non troppo considerando le tasche dei club. E in verità non poteva essere altrimenti, dopo il mercato della scorsa estate, il peggiore degli ultimi 20 anni, senza uno straccio di colpo che abbia ricordato il fascino della Serie A, ora ripiego dopo Premier League, Bundesliga, Real Madrid, Barcellona e Paris Saint Germain.
Per ora, in attesa che l’Inter chiuda ufficialmente per Lukas Podolski, punta tedesca dell’Arsenal che ormai guardava dalla panchina il cielo grigio del nord di Londra, lo scettro delle operazioni spetta assolutamente al Napoli. Aperto il libretto degli assegni rimasto quasi intatto in estate, Aurelio De Laurentiis ha praticamente ingaggiato Manolo Gabbiadini dalla Sampdoria, ma a metà con la Juventus. Affare ufficioso, sui 12 milioni di euro, in attesa del via ufficiale al mercato, previsto il 5 gennaio. Gabbiadini è tra i migliori giovani italiani, corre, segna, attaccante moderno. E finalmente un top club punta con decisione su un calciatore nel giro della Nazionale, con qualche mese di anticipo rispetto alla partenza della prossima stagione in cui ogni club dovrà avere in rosa di prima squadra almeno quattro italiani cresciuti nel nostro campionati, oltre ad altri quattro prodotti dal proprio vivaio. Un rinforzo pronto per Rafa Benitez, due trofei in un anno, tra sogni e qualche delusione, forse agli ultimi sei mesi napoletani. E assieme a Gabbiadini a Napoli arriva il terzino croato Ivan Strinic, in scadenza di contratto con il Dnipro e forse un centrocampista centrale (punto debole della rosa napoletana).

Dopo il Napoli, che doveva muoversi anche per la deludente prima parte di stagione, occhio alle milanesi che ricorrono, in mancanza di materia prima, alla finanza creativa per mettere in rosa in qualche modo qualità fisica e tecnica. Il Milan ha messo Alessio Cerci a disposizione di Pippo Inzaghi, scambio di prestiti per 18 mesi a costo zero con l’Atletico Madrid che ha riabbracciato El Nino Torres. Per Cerci, un netto passo indietro. Il suo fallimento all’Atletico di Diego Simeone (nove scampoli di partite e un gol prima del benservito) è, assieme a Mario Balotelli accomodato sulle tribune di Anfield Road l’ennesima fotografia del calcio italiano poco competitivo, che produce pochi talenti da esportazione. Spesso con ricevuta di ritorno. Mentre sulla sponda interista si prende Podolski, forse con El Pocho Lavezzi che il Napoli non rivuole indietro, oppure Xherdan Shaqiri, talento svizzero del Bayern Monaco da 20 milioni di euro per regalare a Roberto Mancini esterni di passo è qualità, merce rara in casa Inter e in Serie A. I nerazzurri vorrebbero anche un centrocampista centrale, magari cedendo Fredy Guarin che accumula disastri ma Thohir prova prima a mettere in ordine i conti della società e non apre troppo il portafogli per acquisti e cessioni.

Così come la Juventus che in realtà non ha bisogno di innesti per vincere in Italia ma cerca un trequartista – forse l’ex Inter Wesley Sneijder, quello più a buon mercato oppure duello con l’Inter per Shaqiri – e un difensore centrale per far contento Max Allegri, dopo il passaggio alla difesa a quattro. Mentre la Roma, che tallona la Juve, acquista ancora giovani di valore, prova a trattenere Kevin Strootman – ancora non recuperato dopo il grave infortunio ma voluto da Manchester United e Real Madrid – e pensa a una punta per la prossima stagione, al posto di Mattia Destro, segnalato in uscita. Senza voli tratteggiati da parte della stampa: Zlatan Ibrahimovic in giallorosso resta solo una favola di Natale, per costi ed età.

Un passo dietro alle prime, c’è la Fiorentina che cerca solo il miglior Mario Gomez, in attesa di Pepito Rossi e club di medio taglio come il Torino, che vuole una punta da dieci gol anche per l’Europa League. Finale per il Parma del nuovo patron, l’albanese Taci: per la salvezza servirebbe un mercato da Real Madrid.