ExtraTerrestre

La spremuta più buona e salutare del mondo

La spremuta più buona e salutare del mondo

L’olio extra vergine d’oliva è unanimemente considerato il più nobile rappresentante dei grassi di origine vegetale. Le sue qualità nutritive e terapeutiche sono infatti numerose. Protegge dall’arteriosclerosi. Per parecchi decenni […]

Pubblicato 9 mesi faEdizione del 28 dicembre 2023

L’olio extra vergine d’oliva è unanimemente considerato il più nobile rappresentante dei grassi di origine vegetale. Le sue qualità nutritive e terapeutiche sono infatti numerose. Protegge dall’arteriosclerosi. Per parecchi decenni il rapporto tra olio d’oliva e prevenzione di questa patologia rimase incerto. Sembrava infatti che il consumo dell’olio d’oliva non modificasse né verso l’alto, ma nemmeno verso il basso quello che allora era considerato il principale elemento di rischio cardiovascolare, il livello della colesterolemia. Successive ricerche hanno poi chiarito che l’acido oleico, contenuto nell’olio d’oliva, esercita una buona attività di riduzione della colesterolemia, aumentando nel contempo in modo significativo il colesterolo HDL (quello buono). Ma non è tutto.

BUONO PER GLI IPERTESI E PER I DIABETICI. Nei soggetti ipertesi l’olio extra vergine d’oliva contribuisce a normalizzare i valori pressori, in parte migliorando la composizione dei grassi del sangue e in parte riducendo l’accumulo intracellulare di sodio, un fattore che potenzialmente può far aumentare la pressione sanguigna. Anche l’alimentazione dei diabetici deve essere arricchita con olio extra vergine d’oliva. Non solo per limitare i processi infiammatori a carico dei vasi sanguigni arteriosi che accompagnano tipicamente questa malattia, ma anche per mantenere più stabile la glicemia.

NEGLI ANNI RECENTI MOLTI STUDI SULL’OLIO extravergine d’oliva hanno fatto luce anche su alcune componenti minori di questo condimento, i polifenoli. Questi ultimi, indispensabili per conferire il tipico aroma all’olio, assicurano una buona resistenza all’irrancidimento e sono provvisti di una attività biologica essenzialmente antiossidante. In altre parole, l’olio extra vergine d’oliva protegge e mantiene a lungo la corretta funzionalità di tutte le cellule proteggendole, tra l’altro, dai danni e dall’infiammazione provocati dagli inquinanti organici (radicali liberi) o che provengono dall’ambiente.

MIGLIORA LA STITICHEZZA, È INDISPENSABILE nelle gastriti. L’olio extra vergine d’oliva, meglio se utilizzato crudo, promuove una maggiore efficienza dell’apparato digerente migliorando la produzione e l’immissione di bile nell’intestino. Ne conseguono una riduzione dei fenomeni putrefattivi e fermentativi, un aumento della motilità intestinale e una migliore emulsione della componente grassa degli alimenti, che risulta così più facilmente digerita e assimilata. Una maggior regolarità nella defecazione viene anche favorita da una certa azione lubrificante ed emolliente svolta dall’olio sulla parete intestinale. Una caratteristica, quest’ultima, che può risultare utile in presenza di irritazioni (gastriti, coliti) dell’apparato digerente. Gli acidi grassi presenti nell’olio extra vergine d’oliva sono assai simili a quelli del latte materno. È per questo che l’impiego di quest’olio nell’alimentazione infantile e nei soggetti in fase di crescita è sicuramente da incoraggiare.

VANTAGGIOSO ANCHE PER GLI ANZIANI. Una ricerca di una decina di anni fa effettuata su persone di oltre 65 anni nel sud della Francia ha dimostrato che in chi consuma regolarmente l’olio d’oliva sia per cucinare che per condire il rischio di ictus è del 40% più basso rispetto a chi non ne consuma mai. Nello stesso studio è stato anche accertato che i soggetti che hanno elevati livelli di acido oleico nel sangue (l’acido oleico si trova ad alte concentrazioni nell’olio d’oliva) hanno una riduzione del 73% del rischio di ictus. I ricercatori ricordano che il consumo di olio d’oliva, in alternativa ad altri grassi, va inserito in una dieta equilibrata e sana, cioè povera di grassi saturi (formaggi, carne, uova) e di sale.

PER POTER APPROFITTARE NEL MODO MIGLIORE delle qualità biologico-nutrizionali di questo straordinario alimento è necessario usare alcune avvertenze:

* usate esclusivamente olio extra vergine d’oliva, una denominazione che per legge è riservata solamente all’olio di migliore qualità, spremuto a freddo.

* preferite, tra gli extra vergini, l’olio provvisto dell’acidità inferiore. La legge impone che l’acidità dell’extra vergine non sia superiore allo 0,8%, ma se ne trovano in commercio di eccellenti anche con percentuali di acido oleico largamente inferiori.

* usate l’olio preferibilmente crudo, anche se questo grasso, al contrario della maggior parte degli oli di semi, resiste bene al calore grazie alla prevalenza, nella sua composizione, di acidi grassi monoinsaturi.

* conservate l’olio extra vergine d’oliva al riparo dalla luce e dal calore, in contenitori opachi. In questo modo mantiene inalterate per almeno un anno le sue qualità organolettiche e nutrizionali.

A PROPOSITO DI QUALITÀ. UN AMPIO STUDIO che ha coinvolto quasi 60 mila adulti spagnoli di età compresa tra 18 e 91 anni ha confermato che il consumo regolare di olio d’oliva contrasta lo sviluppo di lesioni sclerotiche nelle arterie. Il dato interessante è che l’effetto protettivo sembrerebbe maggiore per oli di più alta qualità. Mentre i consumi oltre i 30 grammi al giorno non hanno portato a ulteriori vantaggi protettivi, se l’olio era del tipo extra vergine (la qualità migliore) gli effetti benefici aumentavano ulteriormente. Evidentemente la presenza di oltre 200 sostanze protettive, tipiche dell’olio extravergine e in buona parte perdute negli oli più raffinati, di minore qualità, contribuisce in modo determinante alle proprietà cardioprotettive di questo prezioso condimento.

I consigli di mema

Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento