Non hanno potuto trattenere le lacrime i Verdi, in tanti, all’arrivo dei risultati elettorali, dalla capolista Ulrike Lunacek in giù. Troppo ingiusti, non meritavano un tracollo totale. Forse per un pelo rimangono addirittura fuori dal parlamento.

Con il 3,9% se non riescono a recuperare lo 0,1% per raggiungere il quorum. Può arrivare dalle schede per corrispondenza non ancora scrutinate. Da 31 anni sempre in parlamento, nel 2013 avevano ottenuto il 12,5%. Sempre all’opposizione, voce fondamentale a sostegno di movimenti e diritti negati e al governo in molte città e regioni austriache.

Interi quartieri di Vienna a maggioranza verde sono crollati. Nella loro roccaforte Vienna Neubau hanno perso il 21%. Perdite gravi anche a Graz, Innsbruck, Salisburgo. Voti per la maggioranza andati ai socialdemocratici.

Ad entrare in parlamento ce l’ha fatta invece uno dei fondatori dei Verdi Peter Pilz, che ha lasciato il suo partito solo pochi mesi fa costituendo una propria lista.

Durante una pausa delle riunioni fiume in corso abbiamo parlato con Alev Korun, parlamentare verde dal 2008, portavoce per i diritti umani, migrazioni e integrazione. Nata ad Ankara, è immigrata in Austria a 19 anni.

Come spiega la svolta a destra in atto? Solo 10 mesi fa, quando è stato eletto presidente della repubblica Van der Bellen, la sinistra-liberale era maggioranza al 54% sconfiggendo Hofer.

La considero lo sbocco finale di un lungo processo che è iniziato negli anni ’90, con i due partiti della grande coalizione popolari e socialdemocratici che hanno cominciato a fare propri sempre di più i contenuti portati avanti dall’estrema destra. Fino ad arrivare a oggi. Anche in questa campagna elettorale la Spoe sul problema migranti non si è contrapposta con contenuti alternativi, come si è visto nel video che hanno girato. (Mostra il cancelliere Christian Kern al bar comprensivo verso la gente che esprime paura verso i migranti. In seguito Kern ne ha girato uno opposto, dove mostra sostegno per il lavoro delle ong, nda).

Abbiamo sempre detto che copiare la destra non serve a niente, serve solo a farla vincere. Poi hanno contato anche altre cose, il clima generale che si respira nel mondo, da Trump a Orbán.

Il presidente della repubblica è verde, ma il suo partito rimane fuori dal parlamento, salvo un miracolo. Non è un paradosso? Cosa è successo, perché questa catastrofe?

Noi siamo gli unici che da sempre ci battiamo contro i tagli allo stato sociale, per i diritti umani, i diritti civili, contro il cambiamento climatico, ma i media non ne parlano quasi mai. Scrivono invece che ci mancano i contenuti, tutti a chiedere dove sono i contenuti dei Verdi. Oppure ci accusano del contrario, di avere troppi contenuti, troppo sociali , troppo difficili. È stato un insieme di fattori che ci ha portato alla sconfitta: il conflitto con la nostra organizzazione giovanile finito male con la loro espulsione, il ricambio improvviso al vertice alla vigilia delle elezioni, la scissione di Peter Pilz con un nuova lista. Della crisi dei Verdi i giornali erano pieni. Poi da settimane la campagna elettorale era tutta una lotta per il primo posto, lasciando poco spazio ai partiti piccoli.

Quali conseguenze trarre dal clamoroso insuccesso?

Siamo in piena discussione su questo. È necessario ripartire su basi nuove, da zero, riorganizzarci, che non significa semplicemente ricambio al vertice.

Che effetti avrà un governo nero-azzurro sui migranti?

Non è ancora deciso che ci sarà, ma è la variante più probabile. Saranno catastrofiche in ogni campo. La Fpoe non vuole alcuna integrazione, parte da un concetto di diseguaglianza tra le persone. Non le interessa la convivenza pacifica tra persone e culture diverse, punta alla divisione della società sobillando la guerra tra poveri e culture diverse. Ogni volta che si vota in parlamento o al comune di Vienna su risorse da destinare, per esempio, a corsi di tedesco sono contrari. Ma poi accusano i migranti di non imparare e parlare il tedesco.