Dicevano che non era possibile e che lo sforzo sarebbe stato inutile e invece eccoci qui!». Sulle note di Qualcosa cambia di Daniele Silvestri si apre uno dei tanti spot elettorali del team di Valerio Tramutoli, il candidato sindaco appoggiato da due liste progressiste, La Basilicata Possibile e Potenza Città Giardino, che corre autonomamente alle comunali di Potenza. Il capoluogo lucano si appresta infatti a un ballottaggio che ha dell’incredibile. Dopo aver superato il centrosinistra con un risultato clamoroso e inaspettato, pari al 27,41%, oggi Tramutoli cercherà di contendere l’amministrazione della città a un centrodestra a trazione leghista, guidato da Mario Guarente.

Molti si aspettavano il classico ballottaggio tra centrodestra (44,73%) e centrosinistra (18,54%), guidato da Bianca Andretta. Così non è stato. Probabilmente il risultato delle amministrative potentine dimostra che si va sempre più verso uno scenario in cui il conflitto politico diventa radicale. A maggior ragione se la città in questione porta con sé una tradizione moderata.
Valerio Tramutoli, docente di Telerilevamento ambientale presso l’Università degli Studi della Basilicata, si era già candidato alle ultime regionali lucane, incassando l’esplicito e sentito appoggio dell’ex ministro greco Yanis Varoufakis, che attraverso un video, diventato virale in poco tempo, invitava i lucani a sostenere la proposta politica del professore lucano.

Quest’ultimo ha sempre parlato della sua candidatura come di una scelta di campo dichiaratamente antifascista e coerente con i valori della Costituzione italiana. Inoltre Basilicata Possibile si è aperta a esperienze e percorsi tra loro differenti, cercando di andare oltre i rigidi steccati ideologici preconfezionati. «Dietro il risultato raggiunto c’era una domanda di rappresentanza e partecipazione da parte di chi si riconosce nei valori del centrosinistra e della Costituzione». Così Tramutoli ha motivato il 27,41% del 26 maggio.

A occupare un ruolo di primo piano nella sua proposta politica sono i giovani e il lavoro; un aspetto orgogliosamente rivendicato: «La fuga dei giovani è stata una delle ragioni principali che mi ha spinto in questa avventura e mi ha convinto a candidarmi: ritengo colpevole restare indifferente davanti a questa situazione».
Il Prof, come viene affettuosamente chiamato dai suoi sostenitori, immagina una Potenza verde, in grado di trattenere i giovani, capace di far rinascere le piccole imprese e di essere un modello di società accogliente e inclusiva. «Vogliamo rendere Potenza un esempio per la classe dirigente meridionale e una città di avanguardia a livello europeo». Con queste parole Tramutoli lancia la sfida al centrodestra.