«Estremamente critiche», così i medici del Santobono di Napoli hanno descritto ieri le condizioni della bambina di 4 anni, vittima innocente di un agguato camorristico venerdì pomeriggio a piazza Nazionale. Noemi era in strada con la nonna, un proiettile full metal jacket esploso da una 9 millimetri le ha perforato i polmoni, incastrandosi nel torace. Nella notte l’intervento per rimuoverlo d’urgenza, ieri mattina era in coma farmacologico indotto. Anche la nonna è stata colpita ma di striscio. Il killer, ripreso dalle telecamere della zona, è arrivato in moto davanti al bar Elite, l’obiettivo era Salvatore Nurcaro: originario del rione Villa nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, precedenti per riciclaggio, è ritenuto vicino al clan Rinaldi, alleato dei Contini che controllano le zone del Vasto e dell’Arenaccia, dove è avvenuto l’agguato.

Ricoverato al Loreto Mare, la pioggia di colpi alla gola e al torace l’ha ridotto in fin di vita. L’esecuzione sembrerebbe legata all’omicidio di Luigi Mignano, meno di un mese fa, al rione Villa: i killer entrarono in azione mentre l’uomo portava a scuola il nipote di 3 anni e mezzo, rimasto miracolosamente illeso. Anche Mignano era legato ai Rinaldi, così la pista porta ai rivali Mazzarella – D’Amico. Venerdì notte la questura ha eseguito sette fermi proprio nelle fila dei due clan.
Mentre la criminalità continua a sparare, il ministro dell’Interno Matteo Salvini è in campagna elettorale permanente. Venerdì non ha trovato tempo neppure per un tweet. «Serve più sicurezza, più uomini. Più prevenzione, che passa anche per un forte sostegno al sociale», ha scritto sui social Luigi Di Maio.

Più esplicito il presidente 5S della commissione Antimafia, Nicola Morra: «Piuttosto che terrorizzare sui migranti o visitare muri, il titolare del Viminale si occupasse di contrasto alla mafia». Il presidente della Camera, Roberto Fico, ha invece invitato a lavorare su «un piano ragionato, con obiettivi chiari». In serata sul Blog delle stelle è comparso il post: «Con i fatti di Napoli, Torino, Roma e San Donato milanese, non capiamo dove il Viminale trovi il tempo per occuparsi di tweet. Forse farebbe meglio a occuparsi della sicurezza del paese».

Dopo 24 ore di silenzio, Salvini ieri ai 5S ha replicato «in dieci mesi abbiamo fatto quello che la sinistra non ha fatto in tanti anni» per poi snocciolare i numeri: 137 poliziotti in più a Napoli e la creazione di una super questura, che avrà a regime 592 unità aggiuntive. Per adesso i rinforzi non bastano a compensare le carenze accumulate per il blocco del turn over. Il leader leghista è in affanno: per tre volte è andato a passeggiare al Vasto arringando le folle contro i migranti. La camorra veniva fuori solo nei discorsi in prefettura per la stampa. Salvo poi invocare il regionalismo differenziato con altri tagli alla scuola al Sud, in modo da assicurare nuova manodopera ai clan.

Nicola Fratoianni de la Sinistra l’ha definito «il ministro del disordine» mentre il Pd ha lanciato l’hashtag Salvinidimettiti. Il segretario dem Nicola Zingaretti fa l’elenco: «Una ragazza stuprata e un commerciate ucciso a Viterbo, una sparatoria a Napoli. A Ostia un attentato in un negozio. Per cortesia, almeno un’ora al giorno, fai il ministro dell’Interno». E Paolo Gentiloni: «Ostia, Napoli, Viterbo, Manduria, Brescia: allarme sicurezza ma Salvini non c’è. Auto e voli blu per la tournée infinita, alla faccia di chi fa i turni nelle volanti». Il senatore Bruno Astorre conia il soprannome Selfie-Salvini, il collega Andrea Marcucci l’invita cambiare mestiere dandosi alla carriera di influencer, come i Ferragnez.