«Forse la stagione delle piazze, così come l’abbiamo conosciuta a novembre, può essere già finita, ma noi abbiamo continuamente bisogno di vedervi fisicamente e di sentirvi». Cambio di marcia per il leader delle sardine Mattia Sartori, ieri a Pesaro di fronte una piazza di 500 persone, convocata in contemporanea con il comizio di Salvini in città. Sembra un contrordine dopo il doppio flop delle «nuotate» a Napoli, ma dal movimento spiegano che è solo riflessione sulla dimensione più piccola delle piazze, dopo i pienoni delle scorse regionali. Santori ha chiesto alle sardine pesaresi di ricordarsi che «l’impegno non termina con il voto, avremo ancora bisogno di voi, soprattutto dopo». Santori chiede anche nelle Marche, al voto in primavera, «un candidato condiviso di centrosinistra» anche se per ora, ammette , fra le sardine marchigiane «ancora non c’è una linea condivisa». L’obiettivo «è di fermare un certo tipo di destra, che vedendo i nomi che girano nelle Marche è molto più bieca ed estrema di quella che conosciamo».