A Pasqua l’Italia sarà tutta bicolore: o rossa o arancione. Spariscono le zone bianche. È quanto deciso ieri dal ministro della Salute Roberto Speranza «sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di regia ministero-Istituto superiore di sanità sull’andamento di Covid-19».

Ieri anche il bollettino giornaliero dei contagi ha seguito purtroppo il trend registrato dall’Iss nel monitoraggio settimanale. «Questa settimana – riassume il direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza – l’Rt resta, come la scorsa settimana, fisso su 1.16, quindi al di sopra dell’unità. Per quanto riguarda invece l’incidenza, vediamo una tendenza all’aumento e ormai supera i 250 casi per 100 mila abitanti (264 casi/100mila nella settimana dal 12 al 18 marzo, ndr), quindi un’incidenza particolarmente elevata. Aumenta purtroppo anche il tasso di occupazione dei posti di terapia intensiva, che è intorno al 36% quindi ben al di sopra della soglia del 30%, e raggiunge la soglia del 40% l’occupazione dei posti di area medica».

I nuovi casi registrati ieri infatti sono stati superiori al giorno prima: 25.735 contro i 24.935, con un rapporto tamponi-positivi stabile al 7% (l’incremento dei test rispetto al giorno precedente è stato ieri di 364.822, giovedì se ne contavano 353.737 in più rispetto a mercoledì). Leggermente diminuito ieri il numero dei morti: 386 a fronte dei 423 del giorno precedente. Aumentano invece le persone ricoverate in terapia intensiva: 3.364, rispetto alle 24 ore precedenti sono 31 in più. Le Regioni al top dei contagi sono ancora la Lombardia (5.518), l’Emilia Romagna (3.188), il Piemonte (2.997) e il Lazio (2.188).

Nella settimana dall’8 al 14 marzo, invece, la cabina di regia ha rilevato un indice di trasmissione Rt puntuale superiore al valore soglia 1 in 16 regioni. I tre valori più alti sono quelli della Campania con 1.65, della Valle D’Aosta e Friuli Venezia Giulia entrambe a 1.42. Il valore più basso è della provincia autonoma di Bolzano con 0.59. La Sardegna è comunque passata da 0.89 a 1,08, con una classificazione del rischio che sale da bassa a moderata, motivo per il quale passerà in zona arancione nel periodo pasquale.

Ieri sera infatti il ministro della Salute Speranza ha firmato le nuove ordinanze che andranno in vigore a partire da lunedì 22 marzo e almeno fino al 4 aprile compreso. Anche il Molise, che era in zona rossa dall’8 marzo, passa ad arancione e, comunica il ministero, «viene prorogata l’ordinanza in scadenza relativa all’area rossa in Campania». Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Piemonte, Marche, Lombardia, Trento, Puglia e Veneto resteranno in zona rossa. E «per la Campania viene prorogata l’ordinanza in scadenza relativa all’area rossa». Nessuna delle regioni che sono attualmente in zona arancione passeranno al rosso, malgrado la Toscana abbia un numero di contagi che sfiora la soglia critica (246 ogni 100 mila abitanti), ma con un Rt contenuto (1,25).

Più in generale, il report settimanale della cabina di regia avverte che «il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è complessivamente in forte aumento e sopra la soglia critica (36% vs 31% della scorsa settimana). Il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in forte aumento da 2.756 (09/03/) a 3.256 (16/03/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è arrivato alla soglia critica (40%): da 22.393 (09/03) a 26.098 (16/03/2021)». E che «l’aumento dei casi dovuti alle varianti del virus Sars-CoV2 impone la riduzione delle interazioni fisiche e della mobilità e di evitare in genere tutti i contatti non necessari fuori dalla propria abitazione».