La vera inversione di tendenza c’era stata l’anno scorso. Per la sanità la legge di bilancio appena approvata prosegue nell’aumento di investimenti ma non accontenta completamente i sindacati mentre resta il grande punto interrogativo dei fondi del Recovery.
Dalla manovra il Fondo sanitario nazionale – in realtà il «fabbisogno sanitario nazionale standard» – viene aumentato a 121 miliardi e 370 milioni con una crescita di un miliardo rispetto ai 5 dell’anno scorso. Non perde di velocità invece l’investimento in edilizia sanitaria che come nel 2020 è incrementato di 2 miliardi per costruire nuovi ospedali, nuovi padiglioni e nuove strutture.
Significativo il capitolo assunzioni che va a sommarsi alle altre immissioni previste nel decreto SalvaItalia di marzo. La legge di bilancio prevede per il 2021 assunzioni per 15.221 medici, 24.828 infermieri e 20.877 fra operatori socio-sanitari (Oss) e altro personale sanitario per un totale di 60.926 persone.
Come sempre sostenuto dal ministro Roberto Speranza, lo sforzo verso cui si tende è il rafforzamento della medicina di prossimità e sotto questo aspetto per affrontare la pandemia vengono previste 7.860 assunzioni per il personale Usca (le Unita speciali di continuità assistenziale che trattano i pazienti Covid a domicilio) e 7.908 assunzioni di personale per il contact tracing, totalmente saltato a causa della seconda ondata.
Molto complessa la parte sulle risorse aggiuntive per gli aumenti salariali del personale sanitario. Vengono stanziati 500 milioni per valorizzare il servizio della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria presso le strutture del Servizio sanitario nazionale che andranno però solo a chi ha rapporto di lavoro esclusivo nell’Area sanità determinata dal contratto 2016-2018, «rivalutando per la prima volta dopo 10 anni la clausola di esclusività», sottolinea il ministero della Sanità. L’incremento dell’indennità viene stimato nel 27%.
In più vengono stanziati 335 milioni per gli infermieri: si tratta del riconoscimento di una indennità di specificità infermieristica che verrà elargita tramite la contrattazione collettiva nazionale.
Infine sono previsti ulteriori 100 milioni per il personale della riabilitazione, prevenzione, tecnico-sanitarie e ostetrica, assistenti sociali e operatori socio sanitari come indennità di tutela del malato e promozione della salute. Per gli infermieri sono previsti 25 milioni come indennità del personale degli studi di medicina generale e 10 per il personale degli studi dei pediatri di libera scelta.
Nel cammino parlamentare poi si è deciso di destinare 40 degli 80 milioni di risparmi 2020 delle spese della Camera dei deputati come gratifica al personale sanitario in prima linea contro il Covid.
Dopo il lungo tormentone sulle Borse di studio per specializzandi, con il concorso a lungo bloccato per i ricorsi, anche per il 2021 i posti previsti sono 13.400, aumentati di 4.200 rispetto al 2019.
«In pochi mesi abbiamo accresciuto di oltre 6 miliardi il fondo sanitario, più che negli ultimi 5 anni sommati insieme – commenta il ministro Roberto Speranza – . Nella legge di Bilancio aggiungiamo un altro miliardo. Oltre ad altri 2 miliardi sull’edilizia. Ma la risorsa più importante sono le persone: i nostri medici, i nostri infermieri e i nostri professionisti sanitari. Abbiamo assunto oltre 60 mila persone e finanziato aumenti di stipendio stabili per circa 1 miliardo».