Penultimo capitolo della settimana sanremese e primi verdetti. La sfida tra nuove proposte ha visto Tecla (8 marzo) prevalere su Marco Sentieri (Billy Blu) e Leo Gassman (Vai bene così) superare per una infinitesimale percentuale  (50,1)  il trapper Fasma (Per sentirmi vivo). Il televoto – dopo un siparietto tra Amadeus e Fiorello travestito da coniglio che canta un azzardato medley dove sovrappone Montagne verdi di Marcella a Generale di De Gregori  – proclama vincitore Leo Gassman.

ANNUNCIATO anche il Premio della Critica Mia Martini, sempre nella categoria Nuove Proposte: hanno vinto i torinesi Eugenio in via di Gioia (40 voti), seguiti da Gassman (25) e Tecla (18) che si aggiudica il Premio Lucio Dalla. Fanno pace in diretta Tiziano Ferro e Fiorello, con tanto di bacio finale sulle note di Finalmente tu. Antonella Clerici in sontuoso abito rosso scende le scale dell’Ariston, Dua Lipa canta sul ritmo di Don’t start now e poi parte la gara.

Paolo Jannacci, Irene Grandi,  Rancore sempre più convincente con un pezzo – Eden – che cresce di sera in sera, incerta Giordana Angi mentre Gabbani (Viceversa) si candida prepotentemente alla vittoria finale, con un ritornello ruffiano ma azzeccatissimo. Raphael Gualazzi  che sfoggia un fedora anni trenta nero,  sul palco ci fa piombare in pieno Sudamerica con la scoppiettante Carioca. E poi la ‘vita normale’ dei Pinguini Tattici nucleari – piazzatissimi con il riff della chitarra alla Chic – raccontata in Ringo Starr. 

Achille Lauro

Attacco rock per Anastasio in total red come il suo pezzo: Rosso di rabbia. “panico, panico qualcuno mi fermi per favore, per pietà”. E’ nata una stella: Elodie è la vera diva del festival, elegantissima con una voce dalle inflessioni soul, Andromeda poi è una canzone che resta impressa.

NON SI FA mancar niente: Fiorello giacchetta argentata omaggia Mike Bongiorno e accoglie Tony Renis sulle note di Quando quando quando che lo showman interpreta su un arrangiamento swing accompagnato dall’orchestra. Achille Lauro canta Me ne frego bardato in nero; è la sua terza trasformazione dove  – spiega – interpreta la Marchesa Luisa Casati Stampa, nobildonna, figlia di ricchi commercianti di tessuti vissuta a cavallo tra ‘800 e ‘900, è stata musa ispiratrice dei più grandi artisti dell’epoca, tra i quali Filippo Tommaso Marinetti, Fortunato Depero, Giacomo Balla e Man Ray. Basta alla violenza sulle donne, si tatua un no sul petto Piero Pelù al termine dell’energica esibizione sulle note di Gigante. Sul finale colpo di scena: dopo l’attacco  di Morgan, Bugo – forse irritato da un cambio di testo ad opera di Morgan – abbandona il palco. Fiorello e Amadeus cercano di riprendere la situazione in mano, ma Bugo non rientra. Il duo – da regolamento – viene squalificato.

Al termine della lunga maratona il voto della sala stampa va a Diodato, seguito da Diodato e dai Pinguini tattici nucleari. Le altre posizioni:  4) Le Vibrazioni 5) Piero Pelù 6) Tosca 7) Rancore 8) Elodie 9) Achille Lauro 10) Irene Grandi 11) Anastasio 12) Raphael Gualazzi 13) Paolo Jannacci 14) Rita Pavone 15) Levante 16) Marco Masini 17) Junior Cally 18) Elettra Lamborghini 19) Giordana Angi 20) Michele Zarrillo 21) Enrico Nigiotti 22) Riki 23) Alberto Urso.

Ascolti ancora altissimi per la quarta serata: sono stati 9 milioni 503 mila, pari al 53.3%, i telespettatori. L’anno scorso la quarta serata del festival aveva raccolto in media 9 milioni 552mila spettatori pari al 46.1% di share.

 

(AGGIORNATO ALLE 10.06 DELL’8 FEBBRAIO)