La fiera degli orrori è ancora aperta e non si escludono altri colpi di scena. Sono infatti fissate al 24 luglio (la data prevista era in origine il 28) le decisioni del Consiglio della Figc per capire la graduatoria delle squadre abilitate a giocare il torneo di Serie B e C dopo le decisioni assunte nei giorni scorsi dal Collegio di Garanzia del Coni – ultimo grado della giustizia sportiva – che hanno fatto assai discutere. L’esclusione della Reggina dalla B, poi l’accoglimento del ricorso del Perugia contro il Lecco, che potrebbe essere costretto a rinunciare all’impresa compiuta (successo nei playoff di Serie C), a 50 anni di distanza da una storica promozione, perché non è riuscito a completare l’iscrizione al torneo nei tempi prestabiliti. Nella fattispecie, è mancata la firma del Prefetto di Padova sulla delibera per l’utilizzo dello stadio Euganeo, impianto dove gioca il club veneto e dove il Lecco avrebbe giocato le partite casalinghe, in attesa dell’adeguamento dello stadio di casa, il Rigamonti-Ceppi: un cavillo amministrativo che condanna a una retrocessione, siamo a questo punto nell’estate rovente del calcio italiano, dove il presidente della Figc Gravina si rallegra per il successo dell’anno, ovvero il patteggiamento raggiunto dalla Juventus nel processo su plusvalenze fittizie e manovra stipendi.

LE DECISIONI del Collegio di Garanzia del Coni hanno dato il via a una serie di prevedibili reazioni a catena: oltre ai ricorsi al Tar di Reggina e Lecco – di fatto le due escluse al momento dalla prossima serie B – sono arrivate in tempo utile anche le richieste di riammissione nella serie cadetta del Brescia, che dovrebbe beneficiare dell’esclusione della Reggina, poi del Perugia ai danni del Lecco, ma anche della Spal e del Benevento, le altre due retrocesse in base alla classifica finale e del Foggia che ha perso contro il Lecco lo spareggio promozione in B. Dunque, un gioco al ripescaggio che potrebbe avere un costo: la partenza in ritardo della B, che si rimette in moto nel weekend del 19-20 agosto. L’esclusione di Lecco e Reggina e la «risalita» delle retrocesse Brescia e Perugia

Insomma, è in atto un’evoluzione in termini di sceneggiatura: si riesce a far peggio di quanto avvenuto negli anni passati. Ormai c’è un ripescaggio buono per tutti e non aiuta, eufemismo, alla credibilità di un sistema traballante il recente intervento del presidente della Figc sul format della B, che potrebbe addirittura essere a 21 o 22 squadre. Alla fine del toto ripescaggi, i club esclusi dalla B potranno appellarsi al Tar. L’udienza è prevista nei primi giorni di agosto, poi c’è l’ultimo casello, il Consiglio di Stato del 29 agosto, che dovrebbe delineare il quadro preciso della situazione.

LA B POTREBBE partire il 2 settembre, capendo solo il 29 se potrà mantenere quel calendario, mentre la C dopo quel giorno dovrà fare gironi e calendari, quindi dovrà iniziare il 9 settembre. I disagi sono evidenti. In primis per le squadre che non sanno in quale categoria dovranno giocare, ma anche per le altre che il 19 agosto pensavano di cominciare il campionato.