Gli scatti perduti di un grande fotografo ebreo viennese degli anni ’20, Otto Skall, il diario californiano di Valerio Magrelli, un viaggio di Stefano Liberti nel carcere romano di Rebibbia, tra le madri carcerate, uno straordinario portfolio fotografico (di Shoba Battaglia) sulle donne sfregiate dall’acido in Bangladesh. E un’intervista al grande fotoreporter siciliano Ferdinando Scianna. È come sempre votata all’informazione di qualità, approfondita e «dal vivo» la rivista trimestrale Il Reportage, da oggi in libreria (è acquistabile anche dal sito www.ilreportage.eu, in abbonamento o scaricabile in pdf), di cui in questa pagina pubblichiamo come di consueto un’anticipazione.
La storia centrale – firmata da Angelo Mastrandrea – si svolge tra Vienna e Sala Consilina, in Campania, ed è la straordinaria vicenda della famiglia Skall, tra il padre Otto, grande fotografo degli anni ’20 morto suicida per non finire in un campo di concentramento, e il figlio Heinz, deportato da Bologna verso il sud Italia. Le sue foto, che si pensavano perdute, tornano alla luce oggi, dopo settant’anni, pubblicate da Reportage. Si tratta di reportage fotografici nei caffè viennesi e in Sicilia, e immagini scattate sulle scene dei teatri viennesi. Tra questi, si nota un ritratto inconsueto di Arturo Toscanini.
Gli altri reportage raccontano – con i testi e per immagini – come sempre il mondo: l’Albania post Berisha, la città di Dandong, dove Cina e Corea confinano, i petrolchimici italiani (con le foto di Dino Fracchia). Carmine Vitale tratteggia poi un ritratto di Bohumil Hrabal, che egli stesso ebbe modo di incontrare nella birreria prediletta dallo scrittore ai primi anni Novanta. Il racconto inedito è dello scrittore argentino Juan Terranova, che narra la sua visita al Museo Lombroso di Torino.