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Tre giornate di dibattiti e incontri, mercato contadino e delle autoproduzioni. Ma anche animazione, musica, informazione e socialità, per ridare centralità ai bisogni delle persone.
È questo in estrema sintesi il nutrito programma dell’incontro nazionale che si terrà a Roma, al Forte Prenestino venerdì e sabato e a piazza San Giovanni la domenica, della rete di Genuino Clandestino. Una rete appunto di comunità in lotta per l’autodeterminazione alimentare e che difende la Terra con fatica, sudore e passione.

Genuino Clandestino persegue questi fini attraverso una pratica quotidiana nelle campagne, ma anche nelle città. Con “Terra Bene Comune” Genuino Clandestino intende infatti opporsi a una logica capitalistica che distrugge i territori per il profitto di pochi e a danno delle comunità, costruendo pratiche e iniziative di controinformazione per affermare il diritto all’autodeterminazione alimentare, per la difesa dei beni comuni, per l’accesso alla terra, contro la vendita dei terreni agricoli pubblici, per il diritto ad abitare le terre coltivate dai suoi aderenti, per un lavoro che non sia sfruttamento.

Ogni giorno siamo a fianco di quanti si stanno battendo contro lo spreco delle risorse pubbliche, contro la devastazione dell’ambiente, contro tutte le opere inutili e dannose, contro la mercificazione del territorio, delle risorse naturali e dei beni pubblici, per il diritto alla casa, e contro le scelte governative che tengono solo conto degli interessi dei potentati, delle lobby, delle banche e delle mafie, si legge nell’invito alla tre giorni formulato a tutti i movimenti redatto dalla rete.

La tre giorni romana servirà proprio per incontrare altri movimenti e comitati che si battono per la difesa dei territori e dei beni comuni, in modo da rafforzare alleanze e intrecciare i percorsi tra le lotte in campagna e quelle in città, per smontare il concetto abusato di crisi con proposte di pratiche alternative.

Il clou dell’evento sarà la domenica mattina, in occasione del mercato contadino. “Chi lavora la terra e produce cibo deve essere protagonista della filiera, in accordo con i consumatori” rilancia Genuino Clandestino. Scendere in piazza con i propri prodotti è quindi il modo più semplice, che i contadini hanno, per incontrare i consumatori in modo diretto, aggirando le maglie della distribuzione e costruendo una rete di scambio alternativa” si ribadisce nella nota diffusa dalla rete.

Per Genuino Clandestino l’emblema del sistema da mutare è l’EXPO 2015 di Milano che, sotto il titolo “Nutrire il Pianeta, Energia per la vita”, spera di salvare la faccia riciclando parole come sostenibilità, ambiente, nutrizione. Il tutto senza mettere in discussione il modello attuale, che ciclicamente ripropone gli stessi meccanismi ingiusti. In contrapposizione all’EXPO, la rete ribadisce di voler riportare al centro i bisogni delle persone, la sovranità alimentare e la sovranità sociale dei territori.

Qui il programma.