L’impianto di Lesegno fu rilevato dalla famiglia Riva nel 1966, quando ancora si chiamava Acciaierie e Ferriere del Tanaro. «Entrarci era come ottenere un impiego pubblico. In poche parole, era un posto sicuro. E questo lo è stato fino a giovedì», racconta Davide Balocco, sindaco del piccolo comune cuneese. Lesegno è un borgo di nemmeno mille anime, spartiacque tra tra Monregalese (Mondovì) e Cebano (Ceva). Da meno di una settimana – da quando i 256 lavoratori della Riva Acciaio sono stati «messi in libertà» – si è trovato su un’inattesa ribalta nazionale. I 256 sono in presidio e non smobilitano....