Di The Irishman si parla ormai dal 2014, due anni prima che uscisse l’ultimo film di Martin Scorsese – Silence – ed era stato lo stesso Al Pacino ad annunciare che il progetto era in lavorazione, e che il regista newyorkese avrebbe iniziato le riprese appena dopo l’uscita di Silence.
Due anni dopo, dal mercato del Festival di Cannes 2016 «Variety» riportava già di una grande fibrillazione tra i compratori e i produttori internazionali proprio per accaparrarsi i diritti del nuovo lavoro del regista italoamericano, il suo ritorno al Gangster movie dal 2006 di The Departed e prima collaborazione con Al Pacino.

Protagonista – dopo i 24 anni trascorsi da Casinò – è Robert De Niro nei panni dell’irlandese del titolo: il sicario di Filadelfia Frank Sheeran, al soldo della famiglia mafiosa dei Bufalino e infiltrato corrotto del sindacato dei camionisti. Pacino interpreta invece una delle sue vittime, il leader del sindacato Jimmy Hoffa, scomparso nel 1975 e che Sheeran confesserà di aver ucciso molti anni dopo, nel 2004, a Charles Brandt, autore del libro da cui è tratto il film di Scorsese: I Heard You Paint Houses: Frank «The Irishman» Sheeran and the Inside Story of the Mafia, the Teamsters, and the Last Ride of Jimmy Hoffa.

Nel film ci saranno anche Joe Pesci – nei panni di Russel Bufalino, boss della famiglia mafiosa – e Harvey Keitel, anche lui nei panni di un mafioso: il siciliano Angelo Bruno.
Dall’anno scorso è ufficiale: The Irishman – il cui costo è lievitato nel corso degli anni soprattutto per la necessità di ringiovanire digitalmente De Niro per le parti della storia in cui Sheeran è appena trentenne – verrà distribuito da Netflix nel 2019.