La deputata SPD Nina Scheer, portavoce per la politica ecologica al Bundestag ( e esponente di Eurosolar) così ha commentato la proposta di tassonomia presentata il 1° gennaio dalla Commissione Europea: “

“Il governo tedesco dovrebbe riuscire a raggiungere un accordo con gli altri stati membri europei affinchè l’energia atomica non venga classificata come rinnovabile. Questa dovrebbe essere la priorità ed è per questo che il governo tedesco si batterà durante la procedura di consultazione e alla fine, se non verrà cambiata la proposta della Commissione, si asterrà. Anche se sarà molto difficile respingerla, visti gli attuali rapporti di forza.

La Francia è in una situazione particolare, vista la sua ingente produzione di energia atomica, sia per uso civile che per scopi militari. E per questo preme perché il nucleare venga classificato come energia rinnovabile.

La proposta di includere il nucleare fra le sostanze rinnovabili altera la funzione della tassonomia che consiste nel facilitare

l’orientamento degli investitori nell’individuare quali investimenti sono considerati sostenibili. L’inserimento del nucleare porterebbe ad investire in un settore che produce pesanti conseguenze visto che il problema del suo stoccaggio

non ha ancora trovato soluzione. Peraltro l’uso dell’uranio è ad alto rischio e lo stato non può offrire alcuna garanzia assicurativa per l’eventuale copertura dei danni che il suo utilizzo potrebbe determinare. Reso tanto più pericoloso dalla crescente scarsità dell’acqua, necessaria al raffreddamento degli impianti e dovuta ai mutamenti climatici. Inoltre è costosissima e richiede pesanti sovvenzioni.”