Prodigi della scienza medica, spot per il sistema sanitario sudafricano stile Barnard o entrambe le cose. La terza craniotomia subita dal popolare musicista sudafricano Musa Manzini per rimuovere un tumore benigno al cervello è stata eseguita all’ospedale Chief Albert Luthul di Durban in condizioni particolari: durante l’intervento il paziente era sveglio (se la parte del cervello coinvolta è quella espressiva si può rinunciare all’anestesia totale) e ha continuato a suonare la chitarra, aiutando i neurochirurghi che lo stavano operando a identificare con più precisione le aree del cervello impiegate per coordinare le dita, in modo da minimizzare i danni.

La tecnica è stata adottata dai medici proprio «considerando la carriera di Mafuni». Che in realtà nella vita suona il contrabbasso, solo che imbracciarne uno nello stesso frangente sarebbe stato assai più complicato.