Qualcosa sembra muoversi intorno alla proposta di Jeremy Corbyn di sfiduciare il premier Boris Johnson e assumere la guida di un governo «di scopo» che blocchi una Brexit senza accordo. Nella lettera inviata dal leader laburista alle altre forze di opposizione e ad alcuni esponenti pro-Ue del Partito conservatore, Corbyn si impegna ad assumere la guida del paese a tempo, allo scopo di convocare nuove elezioni e garantire la necessaria estensione dell’articolo 50. Nel caso si andasse a elezioni, il Labour farebbe una campagna per un secondo referendum sulla permanenza o meno nell’Ue. Lo Scottish National Party, i nazionalisti gallesi del Plaid Cymru e i Verdi si sono subito detti d’accordo, così come qualche esponente dell’ala europeista dei Tories. Ma i Liberal democratici di Jo Swinson, si sono messi di traverso: propongono un governo di unità nazionale guidato del decano dei deputati conservatori Ken Clarke, o dalla laburista Harriet Harman.