I semi gettati sul finire degli anni Sessanta nel «territorio magico» dell’arte da Achille Bonito Oliva, allora poeta che chiudeva il flirt con il Gruppo 63 per assumersi la carica di critico irrequieto e fecondo di idee, crebbero circa un decennio dopo nell’inizio folgorante dell’ultimo movimento artistico italiano di respiro internazionale: la Transavanguardia. Eppure nello stesso torno di anni, terreno di ardite sperimentazioni teoriche sui linguaggi sia dell’arte sia della critica (il rinnovamento partì proprio dalle parole da dare all’ordine del giorno, un po’ come avvenne per le avanguardie primo novecentesche), esplose anche e in anticipo temporale, il nondimeno dirompente...
Cultura
La paziente disciplina di Enzo Cucchi
Mostre. Un'intervista con l'artista italiano. «Bienvenidos a Venezuela». Esposte a Milano alcune opere dell’artista italiano