La pacchia è infinita
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La pacchia è infinita

Il colonnino infame Droghe leggere? Salvini ed io non abbiamo dubbi...
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 9 luglio 2022

Contro l’ansia e altri malanni, gli antichi egizi facevano abbondante uso di cannabis per inalazione, per via orale, per via rettale e per via vaginale; a fare invece largo uso di oppio erano i sumeri che sulle loro tavolette d’argilla descrivevano con graziosa grafia cuneiforme come il papavero fosse la «pianta della gioia»; alcuni indigeni precolombiani leccavano rospi dalla cute tossica, mentre certi lapponi masticano a tutt’oggi dei funghetti magici che gli fanno vedere renne volanti. Insomma, da che mondo è mondo, gli umani amano sballarsi, ma pure gli animali: esistono renne micofile, mucche e cavalli ghiotti di radici allucinogene, elefanti che si sbronzano con frutti fermentati, mandrilli che si dopano, uccelli ebbri… Eppure se le bestie sono ancora libere di fare come gli pare, presso noi umani è prevalsa l’idea di proibire.
Ma la droga è buona, la droga disinibisce, rilassa, esalta, stupisce, mette fame, leva fame, fa ridere, fa piangere, fa dormire, fa star svegli… e dato che più la proibisci più i suoi tantissimi consumatori se la vanno a cercare, ecco che si son fatti avanti certi benefattori che la distribuiscono in ogni angolo del pianeta Professionisti seri, noti come «narcos», che con questo traffico fanno un sacco di miliardi.
Ora però c’è il rischio che per loro la pacchia sia finita perché in Italia e non solo, sempre più persone chiedono di liberalizzare almeno le droghe leggere, dirottando così il sacco di miliardi di cui sopra, allo Stato.

Ma levare il business più redditizio di sempre a questi valenti privati per darlo allo Stato… non rischia di creare l’ennesimo carrozzone pubblico malato di corruzione, burocrazia, scioperi, appestato di fannulloni e infestato di raccomandati?

Ok, ammettiamo pure che il comparto, sia pur devastato, continui però a pompare fiumi di denaro, questi miliardi verrebbero poi effettivamente reinvestisti per il Bene Comune come invocano quei tontoloni degli antiproibizionisti? Vediamo un po’: da un lato abbiamo questi narcos abilissimi a riciclare in attività produttive in Italia e all’estero, lesti a rilevare aziende sull’orlo del fallimento, a finanziare banche e a prestare soldi senza garanzie reali ai cittadini; dall’altro questi Enti Pubblici che in piena pandemia ristorano, quando va bene, con una mancetta e in tempo di siccità disperdono fino al 50% dell’acqua potabile… voi da chi comprereste un’auto usata? A chi affidereste i vostri risparmi? Salvini ed io non abbiamo dubbi.

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