Una ennesima presunta anticipazione dell’“Accordo del secolo”, il piano di Donald Trump per il Medio oriente, è stata pubblicata dall’agenzia palestinese Maan e dal quotidiano israeliano Israel HaYom. Il testo verrebbe proposto a tre parti firmatarie: Israele, l’Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp) e il movimento islamico Hamas. Contrariamente a quanto fatto intendere in precedenza dall’Amministrazione Usa, prevederebbe la nascita di uno Stato palestinese chiamato “Nuova Palestina” su una (minima) parte della Cisgiordania e a Gaza. Ovviamente questo Stato non avrebbe alcuna sovranità reale. Gerusalemme rimarrebbe tutta sotto il controllo di Israele. I palestinesi che vi abitano diventeranno cittadini della “Nuova Palestina” e godranno di una autonomia amministrativa. Gli insediamenti israeliani in Cisgiordania, illegali per il diritto internazionale, verrebbero formalmente annessi a Israele. Per collegare Gaza alla Cisgiordania verrebbe realizzata un’autostrada sopraelevata a 30 metri d’altezza. L’Olp e Hamas saranno puniti se si rifiuteranno di firmare l’accordo e il movimento islamico dovrà consegnare le sue armi. Se a rifiutare l’accordo sarà Israele, gli Usa cesseranno ogni sostegno finanziario e militare allo Stato ebraico. A diversi analisti appare improbabile che questo testo corrisponda al piano Usa autentico che più parti prevedono persino più favorevole alle posizioni della destra al potere in Israele.