Alexis Tsipras ha presentato il nuovo pacchetto di misure sociali che, a partire da quest’anno, continueranno a invertire la rotta imposta negli anni passati dai creditori e dalle politiche di austerità. Il primo ministro di Syriza ha sottolineato che è arrivato il momento di restituire alla maggioranza dei cittadini – che ha fatto innumerevoli sacrifici – quello che le era stato tolto. Innanzitutto, da quest’anno verrà nuovamente versata la tredicesima per i dipendenti e i pensionati pubblici. Si tratta del 100% della cifra percepita negli altri mesi dell’anno per i redditi più bassi (sino a 500 euro) andando a scalare per chi ha pensioni e stipendi più alti. L’Iva sui ristoranti e i generi alimentari scende dal 23% al 13%, con un risparmio, per i cittadini, che toccherà i 260 milioni di euro. Inoltre, secondo quanto deciso dal governo di Atene, il contributo di solidarietà verrà abolito per i redditi sino a 20mila euro, e ridotto per quelli superiori.

L’esecutivo ellenico ha annunciato che verranno depositati in un conto ad hoc 5,5 miliardi di euro, per poter garantire che gli impegni sull’avanzo primario da qui al 2022 verranno onorati e che non ci sarà nessun aumento su tasse dirette e indirette. «È giunto il momento di ricompensare la maggioranza dei cittadini per le fatiche e i sacrifici che sono stati richiesti. E questo gesto verrà apprezzato dal popolo greco», ha detto il leader della sinistra radicale ellenica, parlando alla Voulì, il parlamento di Atene. Nel pacchetto di misure annunciate dal governo, è compreso anche il taglio delle tasse per gli abitanti di piccole isole (sino a 3.100 persone) e per tutti i tipi di cooperative. I greci potranno tornare a scaricare dalla loro dichiarazione dei redditi i tassi dei mutui sulla casa, mentre scenderà anche il costo del gasolio con cui riscaldano le proprie case gli abitanti delle montagne.

Secondo molti osservatori, questa mossa del leader di Syriza potrebbe anche significare che le elezioni politiche non si svolgeranno ad ottobre (cioè al termine della legislatura), ma forse all’inizio dell’estate, entro la fine di giugno. Un’eventualità che, comunque, per ora non viene confermata dai collaboratori di Tsipras. Molto dipenderà, ovviamente, dal risultato delle Europee, e da un eventuale recupero di Syriza sulla destra di Nuova Democrazia. Una tendenza che inizia ed apparire evidente, in più di un sondaggio. L’economia greca, infine, quest’anno e nel 2020 raggiungerà uno sviluppo del 2,2% ed Atene – in virtù di questi dati – ha deciso di restituire prima del previsto i prestiti ricevuti dal Fondo Monetario Internazionale.