Non è semplice salvare il destino, ritrovare il tempo perduto, assumersi il peso della propria responsabilità di conoscere. Soprattutto dopo che giganti come Proust, Joyce, Musil o per restare dalle nostre parti, Pirandello e Svevo hanno svolto magistralmente tale compito. Eppure è proprio questo che la letteratura e l’arte hanno da sempre tentato di fare. CON ESITI DIFFERENTI, certo, producendo non sempre capolavori. Ma in un’epoca di nani, per di più scesi ormai dalle spalle dei giganti, come l’attuale, il tentativo, la voglia, l’obiettivo di misurarsi con «il nostro dovere conoscitivo che, unico, ci salverà dalla dannazione» rappresenta senza dubbio...
Cultura
La nitroglicerina di una stagione trasformata nel suo contrario
Narrativa. «L’accordo. Era l’estate del 1979», il romanzo d’esordio di Paolo Scardanelli per Carbonio indaga il passaggio tra gli anni '70 e gli '80. Ciò che emerge nei destini opposti dei due protagonisti sembrano essere le caratteristiche più profonde, forse, di quel passaggio epocale, ovvero come sia stato possibile che tutta una serie di idee, comportamenti, valori, grazie a piccoli spostamenti, a impercettibili mutazioni si siano trasformati nel loro opposto