La USNS Comfort, la nave ospedale inviata dal governo federale è finalmente arrivata a Manhattan. Si tratta di una nave ospedale della Marina militare gestita anche da personale civile che porta a New York 1.000 letti d’ospedale, 1.200 tra uomini e donne del personale e dispone di 12 sale operatorie. «Quando l’ho vista arrivare nel porto – ha detto il sindaco Bill DeBlasio che l’ha accolta sul molo e da lì ha tenuto la consueta conferenza stampa – ho pensato che le cose si stavano aggiustando».

De Blasio ha spiegato che la nave comincerà ad accogliere i pazienti già da domani, e che a Central Park stanno allestendo un ospedale da campo vicino al Mount Sinai, all’altezza di Harlem. Dovrebbe essere operativo in 2 giorni e potrà accogliere 68 malati. L’iniziativa è opera della Samaritan’s Purse, organizzazione umanitaria evangelista del Nord Carolina ed è coordinata dal governatore di New York Andrew Cuomo in collaborazione con la Fema (agenzia Usa per la gestione delle emergenze) e l’ospedale Mount Sinai. È destinata ai casi di coronavirus che non richiedono, o non richiedono più, la terapia intensiva.

IL SINDACO HA SPIEGATO che per affrontare il picco di contagi la strategia è quella di destinare tutti gli ospedali, pubblici e privati, ai casi più gravi e di curare tutti gli altri pazienti nelle nuove strutture, come quella di Central Park, la nave Comfort e altre che verranno allestite ovunque nei 5 quartieri di New York in alberghi, posteggi, ovunque ci sia spazio. La struttura più impressionante è quella dell’ospedale all’interno del Javits Center, sempre a Manhattan, destinato a malati non coronavirus, composto da due ospedali da campo militari installati in quella che è la fiera di New York, vicino l’East River.

«Il picco si stima che arrivi nella seconda metà di aprile – ha detto De Blasio – se non addirittura a maggio. Aprile sarà un mese molto duro, ci stiamo preparando al peggio». L’arrivo della Comfort «è un passo avanti nellalotta al Coronavirus – ha twittato il governatore Andrew Cuomo – Benvenuta a New York, abbiamo chiesto e il governo federale ha risposto».
Per quanto impressionanti tutti questi passi non bastano. Lo stato di New York ha toccato i 1000 decessi, di cui 790 solo a New York City dove si contano 36.221 contagi. Numeri che hanno fatto fare marcia indietro a Trump, il quale ora dice che le linee guida federali riguardo le chiusure e la distanza sociale rimarranno in vigore fino al 30 aprile, abbandonando l’idea di riaprire tutto per Pasqua in modo da «avere le chiese piene».
GLI USA SI STANNO man mano convincendo a entrare in modalità da epoca bellica: Brooks Brothers, storico marchio di abbigliamento classico sta convertendo la produzione delle fabbriche di New York, Massachusetts e Nord Carolina passando da cravatte e camicie a mascherine e camici. La catena Macy’s, invece, ha licenziato 130 mila lavoratori, ma si è impegnata a continuare a pagare la loro assistenza sanitaria almeno fino a fine maggio.
Diversa la storia per i lavoratori di Amazon e Instacart, servizio di consegne di spesa a domicilio: gli impiegati dei due colossi stanno pianificando di sospendere il lavoro in segno di protesta contro la decisione delle aziende di tenere aperti i magazzini nonostante i casi confermati di coronavirus.