WITHOUT ME
USA, 2018, 3’24”, musica: Halsey, regia: ignoto
così così
Da qualche tempo è esplosa la moda dei vertical music video, pensati in questo formato per la visione sugli smartphone (anche se si potrebbero vedere benissimo in orizzontale). Si tratta di un fenomeno che, comunque, testimonia dell’evoluzione delle immagini in relazione allo sviluppo dei dispositivi. Nel caso di «Without Me», si è scelto di dare un colpo al cerchio e uno alla botte, accontentando anche chi vuol vedere il clip sullo schermo del computer: la cantautrice americana (ma di origine italiana, infatti il suo cognome è Frangipane) se inizialmente interpreta il suo brano solo nella porzione centrale dello schermo, dopo una trentina di secondi viene moltiplicata in tre dallo split-screen, apparendo anche nei riquadri di destra e sinistra. In alcuni casi le tre immagini sono diverse, in altri casi sono uguali ma disposte à pendant specularmente. Insomma dal «Napoleon» di Abel Gance in poi, possiamo dire che nulla è davvero mutato. Quello per il procedimento tecnico rimane comunque l’unico motivo di interesse di un promo piuttosto banale.
LES FILLES DÉSIR
Francia, 2017, 3’21”, musica: Vendredi sur Mer, regia: Alice Kong
bello
Una storia d’amore tra due ragazze ventenni (interpretate da Jessie Alain e Manon Valentin) raccontata con garbo estremo, ma intrisa di sottile erotismo, fatto anche di immagini simboliche e allusive. L’incontro, lo scontro e la separazione tra le due protagoniste, scandisce questo video a firma di una giovanissima cineasta francese, da tenere d’occhio. Ottimo il montaggio e l’associazione cromatica, costruita nelle diverse inquadrature, secondo un meccanismo di reiterazione di gesti e situazioni. La Korg – che sembra ormai aver già sviluppato un suo stile definito (caratterizzato da una texture un po’ anni ’80) – ha realizzato per la musicista francese Charline Mignot, anche altri lavori come «La Femme à la Peau Bleue» e «Écoute chérie».
MA LKIT
Tunisia, 2012, 3’57”, musica: Emel Mathlouthi, regia: Sami battikh e Sourdoreille collectif
classico
Immersa in un continuo chiaroscuro, la cantautrice tunisina, esegue il playback del suo brano: dissolvenze incrociate, accelerazioni e un gioco di sfocature, luci intermittenti (e controluce) alternano e sovrappongono al suo volto in primo piano le performance della danzatrice Laetitia Camilleri e della Compagnie des Arts, creando un caos indistinguibile ma raffinato e suggestivo. Belli i momenti di sospensione, sonora e visiva, in cui il volto della Mathlouthi emerge in tutta la sua forza drammatica.