Il rilancio dell’Italia passa anche per la «Casa avanzata». Così è definita la linea di arresto dedicata alle biciclette, che verrà disegnata su strada in posizione appunto avanzata rispetto alla linea di arresto per tutti gli altri veicoli: è un modo per garantire maggior sicurezza alla circolazione delle biciclette, e promuovere la mobilità sostenibile, e il «Decreto Rilancio» ne prevede la realizzazione nello stesso articolo 205 che definisce un contributo di 120 milioni di euro per l’acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, nonché di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica, come segway, hoverboard, monopattini e monowheel, o anche per l’utilizzo dei servizi di mobilità condivisa (escluso il car sharing).

LE MISURE PER LA MOBILITÀ sostenibile fanno parte del pacchetto green del decreto illustrato dal presidente del consiglio, insieme agli ecobonus e ai fondi per far fronte ai danni diretti e indiretti derivanti dall’emergenza Covid-19 alle imprese che operano nelle zone economiche ambientali. Per quanto riguarda gli incentivi alla mobilità sostenibile, essi sono destinati «ai residenti maggiorenni nei capoluoghi di Regione, nelle Città metropolitane, nei capoluoghi di Provincia ovvero nei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti».

L’ANALISI DI BIKEITALIA.IT – polo dell’informazione specializzato – evidenzia però l’assenza nel decreto di «indicazioni e soldi da destinare ai Comuni per realizzare le ciclabili di emergenza nella Fase 2 – nonostante in molte città i lavori siano già partiti – così come la norma del doppio senso ciclabile (senso unico eccetto bici, ndr) che avrebbe facilitato di molto la viabilità in questa delicata fase di ripartenza. Tra i provvedimenti che avrebbero potuto dare ancora più forza al nuovo corso della mobilità mancano anche le corsie preferenziali dei bus aperte alle bici, le strade scolastiche e i controlli della velocità in città».

UN’ALTRA MISURA che guarda all’ambiente è l’ecobonus, e prevede la detrazione «nella misura del 110 per cento» delle spese sostenute tra luglio di quest’anno e la fine del 2021 per tutti quegli interventi sugli immobili che andranno ad incrementare l’efficienza energetica degli edifici e la riduzione del rischio sismico (sismabonus), ma anche gli interventi collegati ai primi e relativi all’installazione di impianti fotovoltaici e colonnine per la ricarica di veicoli elettrici.

«PER TALI INTERVENTI – come per altre detrazioni in materia edilizia specificamente individuate – in luogo della detrazione, il contribuente potrà optare per un incentivo sotto forma di sconto in fattura da parte del fornitore» spiega l’esecutivo: questi potrà recuperarlo sotto «forma di credito di imposta cedibile ad altri soggetti, comprese banche e intermediari finanziari, ovvero per la trasformazione in un credito di imposta».

SECONDO il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, che è intervenuto a Unomattina, l’ecobonus e il sismabonus rappresentano «una grande opportunità per i condomini italiani che potranno realizzare interventi anche a beneficio di tutto il Paese, contribuendo alla riduzione delle emissioni e al raggiungimento degli obiettivi climatici».

ULTIMO INTERVENTO A SOSTEGNO di un’economia sostenibile è quella che riguarda le Zone economiche ambientali (Zea) individuate nel dicembre del 2019 all’interno dei Parchi Nazionali, e prevede incentivi alle micro, piccole e medie imprese che svolgono attività economiche eco-compatibili, e anche alle guide escursionistiche ambientale (aderenti alle associazioni professionali).

SECONDO LEGAMBIENTE, il decreto Rilancio rappresenta un segnale positivo per rilanciare il Paese in chiave green, ma – sottolinea il presidente del Cigno verde, Stefano Ciafani -«questi interventi da soli non bastano per fare della chiave ambientale e della strategia climatica il motore del rilancio dell’Italia. Serve molto di più e soprattutto c’è bisogno di una svolta che il governo deve avere davvero il coraggio di mettere in campo subito per fare del prossimo decreto semplificazione e della legge di bilancio lo strumento per rilanciare economia e dare gambe al green new deal».

È STATA RINVIATA, AD ESEMPIO, la plastic tax. Una scelta «davvero inspiegabile soprattutto in un periodo storico in cui il consumo di manufatti usa e getta di plastica subirà un’impennata e quindi non servirà alcuna misura per il rilancio del settore – spiega Ciafani -. La nuova tassa varata con l’ultima legge di bilancio si applica solo ai prodotti usa e getta in plastica vergine e non a quelli realizzati con bioplastiche compostabili o materiali riciclati, e non penalizza il settore sanitario sui dispositivi medici e sul packaging dei prodotti farmaceutici». Confindustria e alcune Regioni remavano contro: l’emergenza Covid-19 è stata un’ottima scusa