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La metro unisce Madrid, biglietti a costi popolari

La metro unisce Madrid, biglietti a costi popolariMadrid, la stazione metro di Atocha – Ap

Eppur si muove La rete sotterranea è al terzo posto in Europa per estensione dopo Mosca e Londra. E grazie alle misure adottate un anno fa dal governo Sánchez per incentivare la mobilità alternativa all’auto in tutta la Spagna, l’abbonamento è super scontato

Pubblicato circa un anno faEdizione del 29 agosto 2023

Con dodici linee sotterranee, el metro de Madrid è una rete pulsante che apre tutti i giorni alle 6 di mattina e chiude all’1.30 di notte, e che bisogna conoscere se si vuole comprendere in pieno la grande vivacità di questa metropoli. Con 302 stazioni e 295 km di binari, è al terzo posto in Europa per estensione dopo le reti di Mosca e Londra. Le sue molte linee, numerate da 1 a 12 e ciascuna con un colore che le caratterizza, si intersecano in corrispondenza di ben 26 stazioni, incrociandosi anche con le ferrovie regionali, Cercanias, che si spingono fin fuori città.

La prima tratta venne inaugurata nel 1919 dal re Alfonso XIII, il monarca che poco più di dieci anni dopo sarebbe andato in esilio a seguito della nascita della Repubblica. Le stazioni sotterranee servirono da rifugio antiaereo durante i bombardamenti franchisti nel corso della Guerra Civile, e, più recentemente, la metropolitana è stata fondamentale per garantire gli spostamenti nel corso della grande tempesta di neve del gennaio 2021 che paralizzò la città.

Manifestazione contro l’abbattimento degli alberi ad Arganzuela foto Ap

Questa rete è andata crescendo in modo esponenziale a partire dagli anni ‘90, di pari passo con la grande espansione della metropoli avvenuta sui sedimenti sabbiosi che caratterizzano il desertico altopiano castigliano. Oggi la capillarità è tale che risulta difficile trovare un quartiere lontano da una stazione metro.

Tutto questo fa sì che si notino subito i passi indietro, anche se temporanei, come accaduto quest’estate con la chiusura di un lungo tratto della Linea 1 per lavori di ristrutturazione. Il popolare quartiere periferico di Vallecas, abituato da decenni a rapidi collegamenti con il centro grazie a questa tratta, si è visto improvvisamente tagliato fuori e costretto all’uso delle navette superficiali, inizialmente sovraffollate, e questo ha generato proteste.

Anche la frequenza dei treni, altra caratteristica da tempo molto apprezzata (nelle ore di punta è raro attendere sulle banchine più di due-tre minuti), è finita nella polemica nel 2022 per la riduzione delle corse. Sotto accusa finì il governo regionale di destra di Isabel Diaz Ayuso, che guida dal 2019 la Comunità Autonoma di Madrid e che controlla la società pubblica che gestisce la rete metro. Il taglio venne giustificato con la crescita dei prezzi dell’elettricità a seguito dello scoppio della guerra in Ucraina.

La pulizia giornaliera dei vagoni, sia fuori che dentro, le stazioni spaziose e luminose servite da ascensori e scale mobili funzionanti, le prese elettriche per ricaricare i cellulari, sono tutte ulteriori caratteristiche positive di una rete che lo scorso anno, in piena ripresa della normalità dopo gli anni della pandemia, ha visto passare attraverso i suoi tornelli più di 571 milioni di passeggeri. Ci sono anche lati oscuri, come i clamorosi difetti di costruzione di un prolungamento della Linea 7 che hanno portato all’evacuazione di diversi palazzi, o la questione dell’amianto presente ancora in alcune stazioni. Recentemente, i lavori di prolungamento della Linea 11 hanno sollevato inoltre forti polemiche per il taglio di numerosi alberi nel Parco di Madrid Río.

A Madrid c’è anche un capillare servizio di autobus, gestito dalla società pubblica municipale Emt, dipendente dal Comune. Gli oltre duemila bus della azienda municipale sono blu, ed attraversano le strade penetrando in ogni quartiere. Un servizio comodo ed efficiente, attivo anche di notte con linee speciali, che funziona con gli stessi titoli di viaggio della metro.

Il costo del biglietto per una rete così estesa è davvero basso nel 2023, grazie alle misure adottate un anno fa dal governo di Pedro Sánchez per incentivare la mobilità alternativa all’auto. Dal 1° settembre del 2022 gli abbonamenti per metropolitana e bus sono scontati del 50% in tutte le città della Spagna, e grazie a un finanziamento misto Stato-Regione gli sconti sono stati portati al 60% da febbraio. Oggi a Madrid un biglietto da 10 corse costa soltanto 6 euro, mentre un abbonamento mensile (corse illimitate), che costava più di 50 euro un anno fa nella fascia più vicina al centro, adesso costa 21,8 euro.


L’efficienza della rete di trasporto madrilena e gli aiuti economici si riflettono nei numeri: nella capitale spagnola l’uso dei trasporti pubblici è al primo posto, davanti all’auto, una scelta incoraggiata anche dalla creazione nel 2018 di una grande zona a traffico limitato nelle aree centrali, inaugurata dalla giunta comunale di Manuela Carmena (sinistra ecologista).

Il governo Sánchez ha inserito dall’anno scorso anche la gratuità per chi usa con frequenza la fitta rete di ferrovie regionali Cercanias, che, come dicevamo, si spinge fin dentro la città intersecandosi con metro e bus. Questo incentivo non riesce però ancora a ridurre l’enorme volume di auto che ogni giorno converge su Madrid dai popolosi centri abitati satelliti.

Nella capitale spagnola c’è da segnalare anche una corposa flotta di taxi, con 15.000 vetture, ma negli ultimi anni sono cresciute anche le compagnie di taxi private, non senza frizioni e proteste da parte dei tassisti. Ci sono anche numerosi servizi di carsharing e motosharing privati, con veicoli e motorini elettrici che si possono usare utilizzando una app, così come gli onnipresenti monopattini.


Per chi ama muoversi in bicicletta invece, Madrid resta ancora indietro rispetto ad altre città spagnole e soltanto un 1% degli spostamenti avviene in bici. Le piste ciclabili sono in lento aumento, ma spesso non sono interconnesse e questo ne scoraggia l’uso. È abbastanza frequente però veder sfrecciare nelle vie del centro le biciclette a pedalata assistita del servizio municipale BiciMad. Ce ne sono quasi tremila a disposizione in oltre cinquecento punti di parcheggio, e la tariffa è più conveniente per chi possiede un abbonamento a metro e bus.

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