I fascisti ci sono. Probabilmente sì. Qualcuno è anche peggio, almeno stando alle dichiarazioni antisemite fatte ieri a la Repubblica da uno dei portavoce dei Forconi. Ma forse sono soprattutto poveri e arrabbiati. E come dargli torto. Settimana prossima la piazza di Roma dirà se questa protesta che continua a singhiozzo in tutta Italia è destinata ad avverare le peggiori profezie dei commentatori e dei tanti militanti di sinistra spaventati e spiazzati da un’onda che non ci appartiene. E’ vero. Ma la sinistra dovrebbe sempre sapersi schierare con gli ultimi anche se è diventata sempre più incapace di comprendere quello che una volta chiamava “popolo”. Il rischio altrimenti è che l’estrema destra si prenda la piazza come sta avvenendo.

L’appuntamento nella capitale ci sarà ed è stato rilanciato ieri dal Coordinamento 9 dicembre. Ma non sarà una marcia su Roma. Nessun corteo “per evitare infiltrazioni”, solo un presidio. Probabilmente mercoledì prossimo, anche se la data definitiva e il luogo devono essere ancora concordati con la questura. Chi verrà lo farà a proprie spese. “Non abbiamo niente da perdere”. La protesta “va avanti ad oltranza”, ha annunciato il leader dei Forconi siciliani Mariano Ferro: “Chiediamo scusa agli italiani per i disagi ma non potevamo fare altrimenti”. Ferro però ieri ha dovuto più volte prendere le distanze da alcuni pezzi del movimento. Prima ha condannato “violenti e facinorosi”, poi ha cercato di smarcarsi dai partiti che tentano di cavalcare il movimento, infine ha ripudiato le scellerate dichiarazioni antisemite di Andrea Zunino, uno dei portavoce della rivolta a Torino.

Zunino in un’intervista a la Repubblica aveva dichiarato: “Vogliamo la sovranità dell’Italia, oggi schiava dei banchieri, come i Rotschild: è curioso che 5 o 6 tra i più ricchi del mondo siano ebrei, ma è una cosa che devo approfondire”. E ancora: “Non ho le prove. Ma penso che Hitler, che probabilmente era pazzo, si sia vendicato con l’antisemitismo del voltafaccia dei suoi iniziali finanziatori americani. Personalmente non mi interessa”. Immediata la reazione dell’Unione delle comunità ebraiche italiane. “Dichiarazioni deliranti alimentate dai più biechi e violenti stereotipi antisemiti che richiamano senza alcun pudore e vergogna un periodo storico caratterizzato da morte e negazione dei diritti più elementari”, ha detto il presidente Renzo Gattegna. Una posizione ribadita anche dal presidente della comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici: “Facciamo appello a coloro che sono nella disperazione a non farsi tentare dal fascino delle ideologie che immaginavamo sepolte”. Inquietante anche il caso di un gruppo che si firma “Giusta forca” e che in rete ha pubblicato una lista con alcuni nomi di dipendenti dell’Agenzia delle entrate e di Equitalia: “Ognuno di noi ha il dovere di colpirli”, si legge accanto alla lista di proscrizione.

Intanto le proteste continuano a macchia di leopardo da nord a sud. Ecco solo un elenco sommario. Gli studenti di alcune scuole del vicentino si sono uniti al presidio sull’A4. Manifestazione studentesca anche a Sanremo. A Verona centinaia di studenti hanno sfilato per la città insieme a militanti di Forza Nuova. Corteo a Piacenza con tanto di messa in scena del funerale della politica. Nel pordenonese alla protesta hanno partecipato anche il presidente della provincia, alcuni sindaci e un babbo natale. Blocchi del traffico anche a Modena, vicino a Matera, a Senigallia e nel Frusinate. A Barletta sette persone sono state denunciate per le proteste dei giorni scorsi.
A Milano è scesa la partecipazione al presidio in piazzale Loreto. Ma è emblematico quello che è avvenuto l’altro pomeriggio. In piazza sono arrivati una trentina di militanti di Forza nuova con uno striscione nero contro le banche. Uno dei piccoli leader della protesta, molto giovane, ha cercato di allontanarli perché “i fascisti non sono democratici” e perché “è l’anniversario di piazza Fontana”. La sinistra, distratta e schifata, lo ha lasciato solo. E così, per la prima volta, il 12 dicembre a Milano venti fascisti sono riusciti indisturbati a manifestare in piazzale Loreto. Forse sarebbe meglio andare a vedere piuttosto che decidere di voltare le spalle alla realtà.