Europa

La legge anti-velo punisce sciarpe e maschere

La legge anti-velo punisce sciarpe e maschere

Austria Multa di 150 euro per una psicologa che aveva coperto il viso per il freddo. Per la polizia le temperature non erano così basse. Intanto il presidente della repubblica ha invitato la destra di Kurz a formare il governo

Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 21 ottobre 2017

In Austria se non vuoi avere problemi con la polizia è meglio che giri senza sciarpa. Potrebbe coprirti un po’ il viso, soprattutto se abbassi la testa per guardare il display del tuo cellulare. Il mento, forse anche la bocca finiscono dentro la sciarpa. E sono guai.

Li ha vissuti una giovane donna Nora Maria Foerst, psicologa che insegna all’università di Vienna tre giorni fa. Sulla via verso casa è stata fermata dalla polizia in modo brusco per violazione della nuova legge anti-velo.

In vigore dal 1 ottobre, pensata in funzione anti-burqa e anti-niqab vieta a chiunque la copertura del viso nei luoghi pubblici, per salvaguardare la parità di trattamento garantita dalla costituzione. Il viso di Nora era coperto appena a metà, perché guardava appunto il cellulare.

Rifiutandosi di pagare la multa di 150 euro che la legge prevede si è beccata una denuncia; un aggravante che la giovane psicologa avesse un passaporto tedesco: si è aggiunta l’accusa di non essere in regola, cosa rivelatasi infondata.

«Degli uomini hanno escogitato una legge che si pretende a protezione delle donne. Ma io in questa situazione mi sento impotente, in balia all’arbitrio», ha accusato Foerst su Der Standard. «Nonostante temperature di 14 gradi (accertato con app/screenshot allegato agli atti) aveva coperto il viso per metà con una sciarpa di lana», si legge nell’atto della polizia.

Solo se è più freddo è legale coprirsi. «Un caso adatto per far saltare la legge» dice Georg Zanger avvocato di grido deciso a ricorrere alla Corte europea dei diritti umani.

E poi, multe per due grandi pescicani al negozio Mcshark a Vienna che vende i prodotti apple. Sono le mascotte Sharky, poveri, ciascuno ha dovuto tirare fuori 150 euro. Ma è stata la stessa Mcshark a denunciare i suoi sharky, con effetto pubblicitario gratis sui media.

Su Facebook migliaia di click per il video: «La polizia costringe un pescecane a denudarsi». Neanche Metternich avrebbe potuto pensarla così. Il viso per la nuova legge deve essere scoperto dall’attaccatura dei cappelli fino al mento.

Il caso dimostra come una legge di divieto del burqa abbia limitato la libertà individuale su come vestirsi per tutti. Tempi duri anche per chi va in bicicletta. Il vento ti viene in faccia, tiri giù la sciarpa e ti ferma la polizia per dirti che da ora in poi è permesso farlo solo con temperature sotto zero. E non siamo ancora al nuovo governo di svolta a destra dopo i risultati elettorali.

Solo ieri il presidente della repubblica van der Bellen ha incaricato l’enfant prodige Sebastian Kurz a inziare a sondare per formarlo. La Fpoe, l’estrema destra di Heinz Christian Strache che si definisce partito della sicurezza, pone come condizione per entrare in una coalizione di governo il ministero degli interni. Allora cosa accadrà?

Intanto si sentono insicuri i clown di strada. Anche loro hanno dovuto liberare la faccia. Solo agli artisti è permesso mascherarsi, ma vai a decidere chi lo è e chi no, solo in occasione di spettacoli e feste. Così si colpiscono le manifestazioni artistiche più spontanee e di strada, meno separate dalla vita di ogni giorno. Per ora è tutto da ridere.

I consigli di mema

Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento