Diritti tv, la faccenda decisamente si complica. Come era prevedibile dalle strategie neppure troppo nascoste degli ultimi giorni, il pacchetto complessivo per il triennio fino al 2021 è finito nelle mani degli spagnoli di Mediapro, con incasso da parte della Lega di Serie A di mille euro in più rispetto alle richieste minime (1.050 milioni di euro) stabilite nel bando di gara. Mediapro ha fatto un’offerta pure per il pacchetto global, vale a dire le 380 partite, la stessa proposta da Sky ma era stata rifiutata. Sky dunque – come Mediaset Premium – perde la sua partita ma rilancia invitando la Lega a non procedere alla vendita dei diritti tv agli spagnoli che – sempre secondo il gruppo di Murdoch – avrebbero violato le regole, con Mediapro in azione a tutti gli effetti come operatore della comunicazione attivo sul territorio e nei confronti degli utenti.

E inoltre essendo preclusa a unico operatore della comunicazione l’aggiudicazione di tutti i diritti in esclusiva, l’assegnazione a Mediapro violerebbe, scriveva ieri Repubblica.it, anche l’articolo 9.4 del Decreto Melandri e il paragrafo 24.b delle Linee Guida. Sky potrebbe rivolgersi quindi non solo al tribunale ma anche all’Antitrust.

Se passasse il piano Mediapro, corsia preferenziale, come scritto nei giorni scorsi sul Manifesto, si andrebbe verso la privatizzazione della Serie A fra i desiderata di Cairo e anche da altri presidenti (come De Laurentiis). In questo modo gli spagnoli sì rivenderebbero parte del pacchetto alla concorrenza ma sarebbero in campo per costruire un canale della Lega da loro prodotto, con costi minori rispetto al listino di Sky e Mediaset (che già lanciano allarmi circa possibili ricadute occupazionali).

Lo scenario prevede quindi un percorso con la massima serie  separata dalla Figc, sulle tracce del modello inglese. Lo scenario prevede quindi un percorso con la massima serie separata dalla Figc, sulle tracce del modello inglese.  Bisognerà comunque attendere la decisione dell’Autorità garante della concorrenza che avrà 45 giorni per decidere se e come dare il via libera per l’assegnazione definitiva dei diritti a Mediapro.