Nuova photo-opportunity fra Renzi e Marchionne. Ieri il premier ha visitato gli stabilimenti Fca di Cassino per raccogliere l’endorsement dell’Ad e convincere gli operai a votare Sì. Marchionne non si è risparmiato. «È il momento di sostenere il nostro primo ministro», ha detto ai giornalisti stranieri, l’eventuale vittoria del No lo preoccupa: «L’Italia potrebbe non essere nella posizione più elegante per affrontare questo shock». Poi ha vantato la trasformazione del suo gruppo. Quanto a contratti e licenziamenti, in Italia sappiamo di che parla. Infine gli Usa: non c’è più Obama, il vero artefice del rilancio di Chrysler. Ora c’è Trump: «Lavoreremo con la sua amministrazione», ha tagliato corto Marchionne.