La Giunta regionale del Lazio ha approvato la proposta di legge a tutela dei rider e dei lavoratori che operano tramite piattaforme digitali. Si tratta, si legge in una nota della Regione Lazio, del «primo testo di legge in Italia che intende garantire maggiori diritti ai lavoratori della Gig Economy». In particolare la proposta di legge garantisce la tutela della salute e della sicurezza del lavoratore, quella assistenziale e previdenziale, e intende promuovere «lo sviluppo responsabile dell’economia digitale». La decisione della giunta dovrebbe diventare legge entro luglio e, nelle ultime settimane, è stata sottoposta a una consultazione online.

In questa singolare e inedita gara resta aperto il problema della costituzionalità (articolo 117) di un provvedimento che si occupa, tra l’altro, dei compensi minimi per i lavoratori. Su Il Manifesto il presidente della regione Zingaretti ha esposto le ragioni di questa scelta, in un dibattito con il giuslavorista Federico Martelloni, consigliere comunale di «Coalizione civica Bologna», tra i protagonisti della «Carta dei diritti del lavoro digitale» presentata dalla «Riders Union Bologna» e sottoscritta dai sindacati confederali e dal comune di Bologna guidato da Virginio Merola (Pd). Zingaretti ha presentato il provvedimento così: «Questa è una legislazione di competenza del parlamento – ha detto – Però credo che sia un atto da compiere ugualmente per mettere in campo una provocazione politica». «Speriamo che in fase di approvazione non ci siano sorprese con emendamenti e subemendamenti che non vadano a favore dei riders» ha commentato la «Roma Union Riders».

Tutto questo accade mentre il ministro del lavoro Luigi Di Maio ha avviato un confronto con i riders, le piattaforme digitali e, in prospettiva, i sindacati. Dopo avere annunciato un decreto, ha fatto retromarcia e ha convocato un tavolo tra le parti, ma sembra senza rinunciare alla via del decreto.

I contenuti del provvedimento saranno illustrati oggi da Zingaretti e dall’assessore al Lavoro del Lazio, Claudio Di Berardino.