Ogni giorno la polizia francese respinge oltre il confine con l’Italia decine di migranti, tra i quali anche tantissimi minori che pure dovrebbero ricevere accoglienza nel paese in cui di trovano. Dall’inizio dell’anno sono stati 45 mila i migranti accompagnati alla frontiera dopo essere stati fermati a bordo di treni o nelle strade di Mentone o di Cannes. La denuncia arriva da Oxfam e dalla Diaconia Valdese che hanno raccolto numerose testimonianze sui modi, spesso brutali, con cui i migranti che sono riusciti a entrare in territorio francese vengono rimandati indietro. Un caso tipico è quello di un sedicenne originario del Ciad fuggito in seguito alla guerra e alla carestia che affliggono il suo paese e che, come molti migranti, vive ora a Ventimiglia accampato lungo la riva del fiume Roia. «Ho provato dieci volte ad attraversare la frontiera con la Francia nelle ultime settimane – ha raccontato il giovane che chiameremo Sheref -. Ogni volta la polizia francese mi ha fermato, ammanettato. più volte mi hanno picchiato e ogni volta rimandato a piedi in Italia».

Secondo i volontari di Oxfam e della Diaconia valdese, che da alcune settimane operano con un’unità mobile al confine con la Francia, a Ventimiglia è in atto una vera emergenza umanitaria, con almeno 700 migranti che vivono sotto un cavalcavia lungo il fiume. «Tra di loro uno su tre è un minore non accompagnato che dopo non aver ricevuto la protezione a cui hanno diritto in Italia, si vedono respinti con brutalità dalle autorità francesi». 500 migranti vivono nel centro di transito gestito dalla Croce rossa, «mentre 200 dormono all’aperto nel campo improvvisato lungo il greto del fiume, fuori dal circuito di accoglienza dei richiedenti asilo», denunciano le due organizzazioni. «Ci sono anche madri con con figli molto piccoli, magari a loro volta fuggite quando erano minorenni da conflitti come quello in Somalia, che si ritrovano a vivere in una totale assenza di diritti e servizi essenziali», spiegano Chiara Romagno, responsabile dell’intervento di Oxfam Italia e ventimiglia, e Simone Alterisio, operatore della Diaconia Valdese.

Le due organizzazioni hanno lanciato un appello all’Unione europea e all’Italia per la tutela dei minori non accompagnati. «Hanno diritto a chiedere la protezione internazionale in qualunque Stato membro dell’Ue si trovino, per questo i respingimenti dalla Francia sono un abuso intollerabile», afferma Alessandro Bechini, direttore del programma in Italia di Oxfam. «Chiediamo quindi alla Commissione europea e agli Stati membri che vengano messe in atto tutte le procedure affinché i diritti , in particolare dei minori fuggiti dalle guerre, vengano garantiti»