La Fieg (la Confindustria degli editori) ha comunicato al sindacato dei giornalisti il 29 ottobre scorso la disdetta del contratto nazionale al termine della scadenza naturale prevista per marzo 2016. Per sindacato ed editori ora inizia la fase delle trattattive sul rinnovo.

Fieg chiede esplicitamente una «discontinuità con il passato», «economicità, efficienza e flessibilità nella gestione dei rapporti di lavoro giornalistico», oltre a una «profonda revisione delle regole della contrattazione collettiva».

La Fnsi «prende atto» della disdetta e non sembra salire sulle barricate: «La Federazione nazionale della Stampa considera il rinnovo contrattuale una sfida per cambiare in profondità le regole contrattuali, aprendo all’introduzione dei mutamenti che in molte realtà hanno già profondamente cambiato il lavoro giornalistico, solo la ripresa del mercato del lavoro può assicurare un futuro ai giornalisti italiani».

Nel silenzio del Pd, l’unica voce è quella di Nicola Fratoianni di Sel: «È una decisione che desta grande preoccupazione e che probabilmente è l’anticamera di ulteriore precarietà in un settore fondamentale nella nostra vita democratica».