«Stento a capire come si possa essere editori senza essere, o essere stati, anche librai». Kaouther Adimi, ne La libreria della Rue Charras (L’orma editore), immagina che queste parole le abbia scritte Edmond Charlot nel suo diario, ad Algeri, nel 1939.
Edmond Charlot è stato un libraio ed editore che pubblicò le prime opere di Camus, Fouchet, Gide, García Lorca. Poco più che ventenne, nel 1936, aprì ad Algeri la libreria-biblioteca-casa editrice Les Vraies Richesses, un luogo dinamico e resistente, un progetto in cui la vendita e la pubblicazione dei libri erano una cosa sola. Nel XVIII secolo John Newbery, precursore della moderna letteratura per l’infanzia, immaginava i libri per i più piccoli traboccanti di storie divertenti, scienza e giochi e dal momento che libri così non esistevano, decise di progettarli, produrli e venderli attraverso la sua libreria a Londra.

Guardando all’Italia non possiamo non ricordare l’esperienza della libreria-casa editrice Paggi, attiva a Firenze nella seconda metà del 1800 in cui si riunivano personaggi di spicco della cultura fiorentina, uno fra tutti Carlo Collodi che nel 1876 compare nei Cataloghi con l’adattamento italiano de I racconti delle fate di Perrault e nel 1883 con Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino.
Quello dei librai che diventano editori, anche se ne esistono illustri esempi nel passato, sembra essere un fenomeno globale degli ultimi tempi. Esperienze con fisionomie proprie, ma accomunate dal desiderio di progettare, produrre ed offrire buoni libri. A muovere il salto dall’altra parte della barricata è il desiderio di incidere con proposte di qualità nel mercato editoriale, di sostanziare una filosofia precisa sulla diffusione del libro e della cultura.

Pioniere italiane Grazia Gotti e Silvana Sola che parallelamente all’esperienza della libreria bolognese, creano nel 1992 la Giannino Stoppani edizioni che dà alle stampe raffinati libri d’arte, di poesia e picture book selezionati dal mercato internazionale. E per mettere a disposizione dei giovani il loro patrimonio d’esperienza, nel 2003 fondano l’Accademia Drosselmeier, Scuola per librai e Centro studi letteratura per ragazzi, dove si forma Mariasole Pozzi, che ha fondato nel 2006 a Cremona la libreria Timpetill e che, nel 2011, ha dato vita all’omonima casa editrice con il merito di aver portato in Italia Pascale Estellon, Tom Schamp e Pieter Gaudesaboss.
Alla fine del 2017 anche la libreria Il libro con gli stivali di Mestre ha intrapreso la strada editoriale, dedicandosi alla fascia del primo ciclo della scuola primaria, con un occhio attento al recupero di titoli fuori dal circuito mainstream.

Libri che questi librai avrebbero voluto vendere nelle loro librerie, pensati nei loro contenuti, nella loro veste grafica, nella scelte della carta e dei caratteri tipografici perché, lo diceva anche Edmond Charlot, non si può scindere l’estetica dal sapere.
Creare una casa editrice specializzata in letteratura per l’infanzia, oggi, non è impresa da poco. È necessario essere animati da passione e coraggio, trovare la propria filosofia editoriale, avere fiuto, essere originali, ma non dimenticarsi che i libri hanno bisogno di essere venduti. Lo sa bene Francesca Martella, che ha aperto la prima casa editrice ticinese specializzata in libri per bambini, Marameo Edizioni, nata da una costola della libreria Il sognalibro di Gordola.

A Tokyo ha sede Nijinoehonya, bookstore, galleria, casa editrice, fucina di attività e idee fondata da Aya Ishii e Nao Nakajima, La loro libreria ospita mostre di artisti e illustratori e offre un’ottima selezione di picture book, oltre ai libri che pubblicano con la loro casa editrice (bellissimi quelli dedicati al cibo).
Progetti culturali innovativi, piccole realtà indipendenti che sanno, però, pensare in grande, per la maggior parte animate da donne che mettono la stessa cura nella scelta dei titoli da riporre sugli scaffali, che in quelli da dare alle stampe.

Accade anche che siano le case editrici a fare il percorso inverso, in Italia editori indipendenti del settore ragazzi partecipano e sostengono i progetti di librerie storiche: Milano, a cui si è aggiunta Brescia (Il Castoro edizioni), Torino, Pavia e Bologna (Lapis Edizioni). Ad oggi, sono sei le librerie dell’editore Corraini, ognuna delle quali contraddistinta da una specifica identità, tutte animate da uno sguardo internazionale, spazi dinamici con una proposta continuativa di mostre, incontri, laboratori.
All’estero, molto significativa l’esperienza di Anne Leloup della Librairie des Éditeurs Associés che all’inizio del 2018 hanno rilevato la storica libreria Corti a Parigi.
Scommesse affrontate con grande coraggio, progetti ambiziosi che integrano le competenze e che mettono al centro le librerie, luoghi di pensiero, d’incontro, presidi culturali in grado di creare legami attraverso la circolazione dei libri e della letteratura.

* Associazione delle librerie indipendenti per ragazzi (Alir), Libreria La casa sull’albero, Arezzo

 

SCHEDA

Il fenomeno delle librerie indipendenti si conferma in crescita: oltre a svolgere un ruolo primario nella promozione della lettura, si impongono sempre più come luoghi di valenza culturale e sociale. Anche nel settore del libro per ragazzi si registra un aumento delle librerie specializzate: il settore per piccoli lettori è uno dei più floridi in ambito editoriale. Bologna Children’s Book Fair dedica a questa importante categoria professionale la Bookseller Lounge nel cuore del nuovo mall e una conferenza internazionale (iniziative realizzate in collaborazione con Alir, l’Associazione librerie indipendenti per ragazzi). La conferenza sarà un luogo di scambio per confrontarsi con i migliori esempi europei e mondiali e per raccontare il fenomeno, sempre più frequente, di librai che diventano editori, e viceversa. La «International Children’s Booksellers Conference», il 4 aprile (Sala Concerto, ore 9) vedrà protagonisti librai indipendenti da tutto il mondo: Oblit Baseiria, Casa Anita LLibres (Spagna); Mihaela Maier, Tutimi si Titoc (Romania); Sara Panzavolta, Libreria Momo (Italia); Ana Garralón, La Fabulosa (Spagna); Grazia Gotti, Giannino Stoppani (Italia); Francesca Martella, Il Sognalibro (Svizzera); Anne Leloup, Librairie des Éditeurs associés (Francia); Yoko Umegaki, Nijinoehonya (Giappone); Melissa Posten, The Novel Neighbor (Usa); Sergey Karpov, Marshak (Russia); Judith Wilhelm, Calibroscopio – El Libro de Arena (Argentina) Elena Giacomin, Alir – Associazione librerie indipendenti per ragazzi e Paolo Ambrosini, Ali – Associazione librai italiani. A tenere le fila ci sarà Julia Eccleshare, giornalista, autrice, direttrice del programma bambini dell’Hay Children’s Festival.