Qual è la situazione rifiuti in Abruzzo? La raccolta differenziata, nel 2016, ha raggiunto il 52,70% con un +3,40% rispetto al 2015. «Annualmente – spiega il sottosegretario Mario Mazzocca, con delega all’Ambiente – vengono trasformate oltre 590.000 tonnellate di rifiuti di carta, vetro, plastica, legno e organico in nuove materie prime seconde».

Stabile la produzione dei rifiuti con 593.000 tonnellate nel 2015 e 594.000 tonnellate nel 2016. Sono più di 150 i Comuni che organizzano i servizi di differenziata secondo sistemi domiciliari. Su 305 Comuni, 139 hanno superato il 65% di differenziata centrando l’obiettivo di legge previsto. Le province di Teramo e Chieti si confermano quelle riciclone, rispettivamente con 62,69% e 61,21%; quelle di Pescara e L’Aquila sono in ritardo, attestandosi rispettivamente al 38,98% ed al 46,45%.

«Per il trattamento della frazione organica – rileva poi uno studio del Forum Acqua – il fabbisogno attuale dell’Abruzzo è di 135.809 tonnellate/anno, nel 2022 sarà di 143.620 tonnellate a fronte di una potenzialità di impianti che sarà, tra quattro anni, di 261.500. « In questa prospettiva – dice Augusto De Sanctis, del Forum Acqua – si inserisce l’operazione rifiuti dalla capitale che porterà nelle casse abruzzesi, pubbliche e private, parecchi milioni di euro, se si considera il costo a tonnellata di 130 euro, più 20-30 di ecoristoro».