Commenti
La deriva progressiva delle Regioni parallela a quella dei partiti
Poteri . La degenerazione galoppa con l’elezione diretta del presidente, un sovrano assoluto, l’emarginazione del Consiglio regionale e il controllo di legalità alla magistratura
Il dibattito in corso su questo giornale sul fallimento delle Regioni, condotto da F. Barbera, A. D'Orsi, L. Ronchetti, B. Sangineto merita di essere ripreso. È il caso di ricordare che le istituzioni non si inventano a tavolino, ma rappresentano forme di regolazione degli interessi collettivi sorgenti da bisogni locali, morfologie del territorio, culture diffuse, tradizioni storiche. E qui torna in mente Carlo Cattaneo, che nel suo La città considerata come principio ideale delle istorie italiane notava come nessun abitante di Bergamo o di Lodi si definisse lombardo, identificandosi quale abitante di quella regione, ma come bergamasco e lodigiano. A...
La deriva progressiva delle Regioni parallela a quella dei partiti
Poteri . La degenerazione galoppa con l’elezione diretta del presidente, un sovrano assoluto, l’emarginazione del Consiglio regionale e il controllo di legalità alla magistratura
Giornalino della domenica.
Piero Bevilacqua