Nel giorno della fiducia Silvio Berlusconi non si sbilancia. Ma fa scatenare i suoi, soprattutto contro Giorgio Napolitano. Nel suo intervento nell’aula di Montecitorio, il capogruppo Renato Brunetta se la prende con il capo dello stato perché l’altro ieri ha sostenuto che visto che le elezioni non sono all’ordine del giorno non si capisce perché se ne parli tanto: «Per Napolitano è una ’dannata moda’ invocare le elezioni, ma perché è dannata? – tuona Brunetta – In altre realtà, come quella sovietica, le elezioni sono dannate…». Al tema si dedica poi Il Mattinale di Forza Italia: «Non si interviene alla vigilia di un voto grave e decisivo per umiliare una parte politica, confinandola nel settore della ’moda’ e pure ’dannata’. La questione Napolitano è buona compagna della questione di Letta e del suo governo», era scritto ieri nella nota quotidiana redatta dallo staff del gruppo forzista a Montecitorio. Dal canto suo, il Cavaliere intanto spera sempre in Renzi per poter tornare alle urne, e lavora al nuovo organigramma del partito. In settimana potrebbe essere insediato il Comitato di presidenza.