Nella complicata e controversa partita delle torri tv, la Consob chiede un time out, per ottenere ulteriori informazioni da Ei Towers – la società controllata da Mediaset – in merito all’Opas lanciata nei confronti di Raiway. La commissione ha dunque sospeso i termini istruttori (cioè i 15 giorni dall’invio ufficiale del prospetto con l’offerta, avvenuto il 16 marzo scorso), perché Ei Towers dettagli le eventuali «modalità alternative» di acquisto rispetto alla condizione – attualamente impossibile – di ottenere almeno il 66,7% di Raiway. Mercoledì sera la stessa Ei Towers aveva avanzato «l’ipotesi di titolarità di una partecipazione di minoranza» nella società delle torri di trasmissione del segnale radiotv controllata dalla Rai. Dunque la Consob attende «informazioni supplementari», entro 15 giorni.

Ieri stesso, in occasione dell’assemblea dei soci Ei Towers che ha approvato l’aumento di capitale necessario per l’Opas, l’amministratore delegato Guido Barbieri ha però già chiarito che «di sicuro non accetteremo una quota del 49% di Rai Way senza poteri di governance». Ma, per convincere anche l’antistrust, ha auspicato che nel caso si arrivi davvero a un «polo unico», Mediaset rinunci al controllo. E ha aggiunto, rivolto a Raiway: «È arrivato il momento che la nostra controparte si esprima nel merito industriale del progetto», finora «non abbiamo preso contatti, lo faremo a breve». Mentre il governo «non è l’interlocutore corretto». Ma a proposito del decreto della presidenza del consiglio dei ministri che stabilisce il mantenimento del 51% di Raiway in mano pubblica, Barbieri, facendo riferimento a quel vincolo, ha detto ripetutamente «allo stato», come se le cose potessero cambiare. Infine, l’ad di Ei Towers ha sostenuto di non aver parlato del progetto con Berlusconi.

Sulla decisione della Consob interviene Michele Anzaldi, vicesegretario Pd della vigilanza Rai, con un tweet: «Stop Consob ulteriore elemento per magistrati su sospetti insider trading. Chi paga per confusione su opinione pubblica?».