Ancora perquisizioni, nuovi sviluppi dalla Procura di Torino sull’indagine che tocca la Juventus. Ovvero, l’inchiesta Prisma, su plusvalenze fittizie ma non solo: ora al vaglio dei magistrati ci sono i rapporti economici tra la Juve e Cristiano Ronaldo, una carta segreta tra club e calciatore e il peso a bilancio del suo trasferimento estivo al Manchester United.

L’INDAGINE TORINESE vede indagati sei dirigenti della Juve, compreso il presidente della società bianconera Andrea Agnelli, per false fatture e false comunicazioni per una società quotata in Borsa, indagine partita dalla segnalazione della Consob e della Covisoc, organo della Figc che controlla i bilanci dei club professionistici. Ma ora sotto la lente della Procura di Torino entra in ballo un altro indagato: è il capo dell’ufficio legale della società torinese, Cesare Gabasio, accusato di aver reso una falsa rappresentazione del bilancio della Juve. Sono tutti pezzi dello stesso puzzle, secondo la magistratura torinese, messo a punto dall’ex direttore generale della Juventus, Fabio Paratici, ora al Tottenham: secondo i magistrati si tratta di un sistema che ha portato a produrre plusvalenze gonfiate in tre anni, a 42 operazioni chiuse dalla Juventus con altri club per un valore complessivo di 282 milioni di euro. Ma dalla Procura di Torino è emersa sin dalla prima perquisizione, frutto di intercettazioni ambientali, il riferimento a una carta, una scrittura privata riguardante Cristiano Ronaldo, alla Juve sino alla scorsa estate. “Una carta famosa che non deve esistere teoricamente”.

È COINVOLTO, secondo i magistrati, il capo dell’ufficio legale del club, che in una conversazione con un dirigente della Juve, Federico Cherubini (l’erede di Paratici), persona informata dei fatti. “Se quella carta salta fuori ci saltano alla gola tutto sul bilancio”, è la frase tratta dalle intercettazioni di settembre 2021 della Guardia di Finanza che incuriosisce i magistrati, concentrati sulle operazioni finanziarie condotte dalla dirigenza della Juventus. Potrebbe essere un riferimento a pendenze arretrate vantate dall’attaccante portoghese: la Juve, come altri club italiani in difficoltà con i conti a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia, si era accordata con i suoi calciatori per la revisione temporale del pagamento degli stipendi, quindi quella carta, da quanto emerge, potrebbe riferirsi, per esempio, a un rimborso non tracciato di quel taglio agli emolumenti di Ronaldo.

I MAGISTRATI RESTANO dunque alla ricerca di quella carta – che è stato il motivo della nuova perquisizione nella sede torinese della Juve, dopo quella iniziale di una settimana fa -, nel frattempo la Juventus ha informato la Consob che la nuova perquisizione non modifica le ipotesi investigative della Procura di Torino e che quella carta non è stata rinvenuta, oltre ad aggiungere – e sembra un avvertimento – che l’indagine Prisma starebbe producendo danni che metterebbero a rischio l’aumento di capitale e l’attività del club bianconero. In sostanza, il rischio per la Juve è che quella carta, di qualunque natura fosse, su stipendi arretrati o eventuale buonuscita per Ronaldo, andava messa a bilancio, un obbligo per una società quotata in Borsa. In caso contrario si configurerebbe un illecito.

MA NELL’ATTIVITÀ dei magistrati che ha portato a una doppia perquisizione delle sedi juventine in una settimana non c’è solo la carta privata su Ronaldo ma anche il valore della cessione del portoghese al Manchester United, come spiegato dalla stessa Juventus in una nota pubblicata due sere fa sul sito ufficiale, parte del supplemento al prospetto di aumento di capitale deciso da Exor (l’azionista di maggioranza della Juventus) per 400 milioni di euro.

IN POCHE PAROLE, i magistrati passano al setaccio le cifre del passaggio di Ronaldo al club inglese: partito il 29 agosto, Ronaldo aveva ancora un anno di contratto con la Juve e un peso a bilancio di 29 milioni di euro per poi finire allo United per 15 milioni oltre a otto milioni di bonus, con minusvalenza di 14 milioni per la società bianconera e un risparmio di 60 milioni lordi, ovvero lo stipendio annuale di Ronaldo. Queste, le cifre sulla carta. Almeno sino a ora.