Mentre più di due dozzine di Stati sono pronti a vietare l’aborto nel caso in cui la Corte suprema statunitense il prossimo giugno dovesse darne il via libera, la California ha annunciato l’intenzione di diventare uno Stato santuario per ciò che riguarda le interruzioni di gravidanza, impegnandosi a praticare aborti e coprire i costi di viaggio e alloggio per le donne che provengono da altri Stati del paese.

Quello della California è più che un buon proposito, è un vero e proprio piano; Il California Future of Abortion Council, composto da oltre 40 cliniche in cui si praticano aborti e gruppi di sostegno della libertà di scelta, ha pubblicato un elenco di 45 raccomandazioni affinché lo Stato si mobiliti se l’Alta corte dovesse cancellare Roe vs. Wade, la sentenza che 48 anni fa ha legalizzato l’aborto a livello federale.

Le raccomandazioni non sono una fantasia della base liberal, alcuni dei politici più influenti dello Stato hanno contribuito a scriverle. A fondare il gruppo è stato lo stesso governatore democratico, Gavin Newsom, che in un’intervista con l’Associated Press ha spiegato come i dettagli economici del progetto saranno inclusi nella sua proposta di bilancio, ma che occuparsi economicamente di tutelare anche le donne provenienti da altri Stati non sarà un grande problema per la California: le casse sono cresciute vertiginosamente durante la pandemia, alimentando un avanzo di bilancio record, e si prevede che l’anno prossimo ci sarà un avanzo di circa 31 miliardi di dollari.

Il diritto all’aborto, forse più di ogni altro tema, divide gli Usa da decenni, seguendo le più classiche linee di partito: i democratici sono a favore e i repubblicani si oppongono. Una nuova decisione che ribalta Roe vs. Wade segnerebbe il culmine di oltre 40 anni di attivismo conservatore.

Il rapporto della California offre un primo assaggio di come potrebbero reagire gli Stati democratici e di come cambierebbe il dibattito sull’accesso all’aborto. Le sedi californiane di Planned Parenthood, il più grande sistema di consultori dove si praticano aborti, hanno avuto un’anteprima di cosa potrebbe cambiare da quando il vicino Texas ha passato una legge che vieta di abortire dopo le sei settimane di gravidanza. Le cliniche della California hanno riportato un aumento sostanziale di pazienti provenienti dal Texas.

In California già ora è lo Stato a coprire i costi delle interruzioni di gravidanza per i residenti a basso reddito attraverso il programma statale Medicaid e si richiede che le compagnie di assicurazioni sanitarie private facciano altrettanto. Il rapporto del California Future of Abortion Council, raccomanda finanziamenti con cui sostenere le spese di viaggio come benzina, alloggio, trasporti e assistenza all’infanzia, e chiede di rimborsare le spese delle cliniche

Non è chiaro quante persone verrebbero in California per abortire se Roe v. Wade venisse ribaltata, la California non raccoglie né riporta statistiche sull’aborto, ma il Guttmacher Institute, un gruppo di ricerca che sostiene il diritto all’interruzione di gravidanza, ha affermato che nel 2017 in California sono stati eseguiti 132.680 aborti, ovvero circa il 15% di tutte le Ivg del Paese.

Quel numero include persone provenienti da fuori lo Stato e le adolescenti, che non sono tenute ad avere il permesso dei loro genitori.