Una miscela irresistibile di latin, pop e folk. E un successo che da solo vale una carriera: La Flaca. Pau Donés, voce, chitarra e capitano della band iberica degli Jarabe De Palo è morto a 53 anni dopo una lunga battaglia contro un tumore. Nato a Montanuy, in Aragona, Donés ha legato la sua carriera agli Jarabe dal 1995, l’esordio è proprio con La flaca, brano ispirato a una ragazza cubana conosciuta durante un viaggio nell’isola caraibica – che intitola anche l’album. Non è un successo immediato, anzi, impiegherà addirittura dodici mesi prima di esplodere: l’estate del 1997 è di Pau e della band, nelle radio non si sente altro e il disco scala i vertici delle hit parade un po’ ovunque macinando milioni di copie vendute. Ma il gruppo non è la classica «one shot band», La Flaca non resta un successo isolato come capita spesso. Il disco successivo fa il bis: Depende – singolo e album – sono ancora garanzia di un posto nelle classifiche e ripetuti sold out nei concerti dal vivo.

IN ITALIA ancora una volta arriva in ritardo rispetto alla pubblicazione in Spagna, ma il belpaese dimostra di gradire la formula leggera di Pau e soci. Anzi, inizia una fase di collaborazioni con diversi artisti italiani. Depende avrà anche una versione in italiano in duetto con Jovanotti. Seguono altri lavori: De Vuelta y Vuelta (2001), Bonito (2003) e alcune raccolte. Poi la svolta con Y ahora que hacemos? (2011) dove le atmosfere si fanno decisamente pop rock e regalano nuova freschezza al gruppo.
La Quiero A Morir – cover di un pezzo di Francis Cabrel – diventa una hit anche in Italia, cantata insieme a Francesco Renga. L’ultimo album, Traga o escupe, risale alla fine di maggio. Nel corso degli anni i rapporti di Pau con l’Italia si rafforzano, nel 2007 collabora anche con Niccolò Fabi per Mi piace come sei (Me gusta como eres), canzone inserita nella versione italiana dell’album Adelantando. «Mi mancherai tantissimo amico e maestro. Niente cancellerà i momenti bellissimi vissuti insieme, la bella musica, le mangiate e le bevute, le chiacchierate infinite, la forza che ci siamo dati reciprocamente. Conoscerti ed esserti amico è stato un grande regalo. Dove sei ora? Mi è difficile crederci», ha scritto Jovanotti sui social.