Chi non ha visto, almeno una volta, la foto scattata da Robert Capa al pastore siciliano che indica la strada al sodato americano, dopo lo sbarco del 1943? O la foto del bambino del ghetto di Varsavia con le mani alzate, minacciato dal mitra di una SS? Si tratta di immagini rese celebri da periodici, manuali e antologie di ogni tempo, entrate nel nostro immaginario grazie alla loro capacità di cogliere aspetti essenziali del passato. A volte la loro divulgazione si accompagna a inesattezze «filologiche», senza che questo comprometta la loro forza evocativa: come nel caso di uno scatto di...
Cultura
La biografia corale di un paese nutrita da istantanee del passato
Saggi. «Storia della fotografia in Italia dal 1839 a oggi» di Gabriele D’Autilia per Einaudi. La macchina fotografica è diventata un «medium» che ha nei telefoni cellulari un potente strumento per documentare il presente