Attento e rigoroso, il trentacinquenne cantautore calabrese dopo due album insieme all’Orchestra del Rumore Ordinato, progetta un debutto solista con un disco essenziale nei suoni e che si muove con una certa sicurezza all’interno di territori folk blues. Testi spesso ritratti generazionali che contengono nel brano Come glicine, semi di speranza: «Quello che non possiamo permetterci è concederci un pianto. Perché a parte lo sfogo agli occhi del mondo hai perso solo del tempo (…) Ma come glicine reagisco al mio lamento e come glicine vengo fuori quando è il tempo». Non manca una lieve e sofisticata ironia, come nel brano posto in apertura del disco Alina e Vincenzo, note languide di pianoforte ad introdurre la liaison amorosa tra un innamorato dalla vita non molto semplice e una bella prostituta.