Pop certo, ma sempre fuori dalle righe e le convenzioni, Cremonini amplia ancor più la distanza che lo separa dal pigro mainstream italiano con il suo sesto disco, ricco, denso e decisamente coraggioso. Inciso in due danni di frenetico lavoro tra Bologna e Londra in tandem con il produttore Walter Mameli, condensa le sue passioni – non omette citazioni (c’è di tutto, realmente, dai Tame Impala a Pharrell Williams, passando ai Frankie goes to Hollywood e ovviamente agli amati Beatles), ma realizza un lavoro intrigante con un colpo di genio finale: La macchina del tempo, storia d’amore raccontata al contrario.