«Nell’Eurozona i timori dei mercati sui piani di bilancio dell’Italia sono aumentati rispetto a maggio» e «le tensioni sui titoli di Stato italiani ci ricordano di quanto velocemente le incertezze della politica possano portare a un cambiamento della fiducia del mercato e a un aumento del premio di rischio». E’ quanto è affermato nel rapporto semestrale sulla Stabilità finanziaria della Bce.

Ma la Banca centrale europea aggiunge che «le perdite osservate sul mercato finanziario italiano negli ultimi sei mesi con l’incertezza politica non si sono allargate significativamente ad altri Paesi dell’Eurozona». Il vicepresidente Luis de Guindos ha poi auspicato: «Mi aspetto che l’Italia raggiunga un accordo con la Ue», sottolineando che lo spread Btp-Bund e i tassi sono scesi da quando il governo pentaleghista ha dato «segnali» di disponibilità al dialogo.

Nel rapporto semestrale della Bce, relativamente all’intera Eurozona si mette anche in guardia: «Il quadro circa la stabilità finanziaria è diventato più difficile rispetto a maggio» e «i rischi al ribasso per le prospettive di crescita globale sono più pronunciati» per il riemergere del protezionismo e soprattutto per la Brexit a proposito della quale le banche devono prepararsi «a qualsiasi esito», anche a un «no-deal».

Sul rapporto della banca centrale europea si sono pronunciati il presidente del consiglio Giuseppe Conte e il ministro dell’Economia Giovanni Tria, arrivati a Buenos Aires per partecipare al G20. «Non crediamo di mettere a rischio nessuno – commenta Tria -. Stiamo facendo un deficit del 2,4% che per gli standard internazionali è normalissimo». Dal canto suo Conte vuole comunque sottolineare che «le reazioni dei mercati non ci lasciano indifferenti, lo spread ancora alto non mi trova distratto, stiamo lavorando perché questa situazione sia superata e per realizzare la manovra in un clima di fiducia con i mercati e gli investitori».