Non sembra esserci limite al malcelato fastidio dell’amministrazione Trump per l’esistenza di un’entità chiamata Palestina. Tagliati fuori dal cuore dell’«Accordo del Secolo» (il segretario di Stato Pompeo ieri, in privato, cedeva all’evidenza: «Potrebbe essere percepito come per una parte sola»), nemmeno invitati alla conferenza di pace economica in Bahrain il 25-26 giugno, i palestinesi si sono sentiti dare degli «incapaci» da Jared Kushner, genero di Trump e architetto del suo piano di pace. Non proprio uno statista.

Kushner ha riconosciuto il diritto dei palestinesi all’autodeterminazione, ma – ha detto alla Hbo – non sono ancora capaci di governarsi da soli. Meglio vivere sotto occupazione israeliana? Lui dà il suo «suggerimento»: la Palestina garantisca libertà di espressione e stampa se vuole attirare investimenti. Sotto occupazione, però.