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Kurz frena sul doppio passaporto «Solo per la pace e d’intesa con l’Italia»

Kurz frena sul doppio passaporto «Solo per la pace e d’intesa con l’Italia»

Austria Una soluzione sul doppio passaporto per i sudtirolesi sarà presa «sicuramente solo nel rispetto dell’idea di pace europea e d’intesa con l’Italia» ha dichiarato il cancelliere austriaco Sebastian Kurz in […]

Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 15 settembre 2018

Una soluzione sul doppio passaporto per i sudtirolesi sarà presa «sicuramente solo nel rispetto dell’idea di pace europea e d’intesa con l’Italia» ha dichiarato il cancelliere austriaco Sebastian Kurz in un’intervista alla Tiroler Tageszeitung.

IL LEADER DELLA OEVP che ieri è arrivato a Bolzano per l’apertura della campagna elettorale (in Alto Adige si vota il 21 ottobre) in sostegno di Arno Kompatscher non ha indicato un percorso o tempi, deciso ma tiepido sulla volontà di proseguire sulla strada intrapresa ricordando tuttavia che «anche l’Italia concede la cittadinanza a certi gruppi in Slovenia e Croazia». «In Sudtirolo non ci sono solo forze politiche come la Sued-Tiroler Freiheit o i Freiheitlichen (partito legato alla Fpoe alleato di governo Kurz) , ma anche il Schuetzenbund che vogliono la scessione del Sutirolo dall’Italia, sono posizioni che favoriscono il caso modello odierno Sudtirolo e la pacifica convivenza tra i tre gruppi linguistici?» ha chiesto il quotidiano tirolese. Kurz delle estreme destre sudtirolesi ha preso le distanze indirettamente, elogiando «l’Alto Adige quale esempio come la pacifica convivenza possa funzionare a lungo termine». Il cancelliere cita anche l’Euregio transfrontaliera di Innsbruck, Bolzano e Trento «che è un grande successo ed è un esempio per tutta l’Europa».

KURZ RIBADISCE, inoltre, che «l’autonomia altoatesina non è un tema nuovo, ma importante» e ricorda che «la funzione tutrice di Vienna non può essere messa in discussione» per il suo ancoraggio internazionale. Sui giornali e agenzie austriaci, eccetto quello tirolese. del viaggio di Kurz a Bolzano non si trova una sola riga. È una questione, quella dell’Alto Adige che la vasta opinione pubblica lascia totalmente indifferente ormai da decenni.
Invece è da sempre, fin dagli attentati terroristici degli anni ’60 di cui fu protagonista, appannaggio della Fpoe. La stessa con cui ieri Salvini da Vienna ha proclamato « tra qualche mese governiamo insieme l’Europa con Orbán». Pur non essendo il nazionalismo in Sudtirolo un argomento utile alla propaganda in Austria il partito di Strache lo coltiva per motivi ideologici e come segnale alla sua base più radicale. Così come sostiene nei Balcani il nazionalismo serbo più acceso della repubblica Srpska.

E il cancelliere Kurz? Da grande amico, come lo considerarono i giornali ungheresi, dopo il voto al parlamento europeo contro Orbán è diventato l’«agente di Soros». Sull’immigrazione Kurz è sempre stato vicino al leader ungherese,ma per la prima volta si è smarcato dalla linea della Fpoe. Aveva chiesto ai suoi una leadership incondizionata ma stavolta ha dovuto adeguarsi al capogruppo della Oevp al parlamento europeo, Othmar Karas, su posizioni antisovraniste e anti Fpoe che annunciava scissioni in vista delle elezioni europee. Posizioni critiche verso la linea del cancelliere serpeggiano anche in regioni come Tirolo, Salisburgo e Vorarlberg dove i governatori della Oevp hanno scelto come alleati di governo i Verdi e i Neos e non l’estrema destra di Strache.

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