La pubblica accusa del Massachusetts ha fatto cadere le incriminazioni contro Kevin Spacey per il caso di presunta molestia ai danni di William Little in un ristorante di Nantucket nel 2016. Il cinque luglio il ragazzo – diciottenne all’epoca dei fatti – aveva ritirato la sua causa civile contro l’attore, intentata appena dieci giorni prima, e mercoledì è stata fatta cadere anche la causa penale «a causa – ha spiegato il pubblico ministero Michael O’Keefe – dell’indisponibilità del denunciante», cioè dello stesso Little, che ha invocato il quinto emendamento: la facoltà di non rispondere per non autoincriminarsi.

L’AVVOCATO di Spacey, Alan Jackson, aveva infatti richiesto di poter prendere visione dello smartphone dell’accusatore, utilizzato la notte della presunta aggressione e con il quale avrebbe inviato dei messaggi a un’amica informandola di quello che stava succedendo. Chat e conversazioni che secondo Jackson sarebbero state editate, cancellando dei messaggi che avrebbero potuto dimostrare l’innocenza di Spacey. Alla richiesta di esaminare lo smartphone, garantita da un giudice, l’avvocato di Little ha però comunicato che era scomparso.

Nel corso di un’udienza il ragazzo e i suoi genitori hanno negato di aver manipolato i contenuti del telefono in alcun modo, ma quando Jackson ha informato l’accusatore di Spacey che avrebbe potuto essere incriminato se fosse stato dimostrato che aveva cancellato delle prove, Little ha invocato il quinto emendamento, rendendo di fatto impossibile la prosecuzione del processo a meno che non gli venisse garantita l’immunità: «Che comprometterebbe il testimone» irreparabilmente «in un caso in cui la sua credibilità è essenziale», ha spiegato l’ufficio della procura.

IL CASO del Massachusetts è l’unico processo intentato a Spacey in seguito alle decine di accuse di molestie sessuali rivolte all’attore all’indomani dell’esplosione di #MeToo, quando l’attore Anthony Rapp ha sostenuto di essere stato aggredito da Spacey a soli 14 anni. Restano in piedi le indagini di Scotland Yard, relative al periodo in cui l’attore – licenziato dalla serie di cui era protagonista, House of Cards, e letteralmente cancellato da All the Money in the World di Ridley Scott – dirigeva l’Old Vic di Londra.